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FERRARI F1

John Elkan è l’uomo forte in Ferrari e ha deciso lui per imporre Hamilton

John Elkan, forte del pacchetto azionario che detiene in Ferrari NV ed anche del patto di sindacato con Piero Ferrari con cui ha visto il proprio capitale incrementato del 10% solo nella giornata di ieri, ha messo tutti in riga nelle ultime 48 ore imponendo a Benedetto Vigna e a Fred Vasseur, in particolare, la decisione di a assumere Lewis Hamilton a completare la squadra di F.1 a partire dal prossimo anno.

Leclerc e Vasseur sapevano, all’atto dell’annuncio per il nuovo contratto aperto, nella durata, che dal prossimo anno a fianco del monegasco non vi sarebbe stato Carlos Sainz che più o meno è rimasto all’oscuro di tutto sino alla giornata di ieri.

Una prova di forza, nella sua veste di Presidente, su cui ha in pratica fatto una puntata secca alla roulette della F.1, anche in contrappunto a quanto scaturito per la conferma del monegasco su cui si sono spese dette e scritte parole importanti suggerite dall’interno del reparto corse, in particolare, per la programmazione del futuro a lungo termine.

Smentendo quanto detto sino alla mattinata di ieri, Elkan ha portato a termine un operazione importante, con una riservatezza che ha resistito sino all’ultimo, ma anche insidiosa che rimescola le carte nel mazzo della Ferrari stessa e da cui deve estrarre, come un prestigiatore, un qualcosa di molto simile a quello che è stato un altro dei suoi obiettivi su cui ha puntato, il ritorno con vittoria, alla 24 ore di Le Mans, vincendo.

In questi 334 giorni spetta agli uomini del reparto corse dare una risposta fattiva e concreta in vista dell’arrivo di Hamilton per far si che si dimostri che può essere la monoposto Ferrari a vincere, sia con Lelcerc sia con Sainz, ed impedire che la Ferrari possa vincere dal 2025 in poi solo perché c’è Hamilton alla guida.

Elkan vuole far reimpostare quello che era il “credo” di Enzo Ferrari per cui il Drake si poteva permettere di rispondere ai piloti che si lamentavano, essendo arrivati secondi, come il caso di Villeneuve dopo l’episodio di Imola, o come a Baghetti che si aspettava le felicitazioni per il suo debutto vincente di Reims, che a vincere era stata comunque una Ferrari.