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Non è tutto oro quello che luccica

I test di Fiorano ultimo giorno, il più positivo grazie alle condizioni meteo che hanno “baciato” Charles Leclerc, ha un momento di dubbio.

La sosta pranzo, che poi non è altro che una sosta del silenzio, anti rumore, patteggiata anni or sono con i comuni di Fiorano e Maranello per le lamentele dei residenti, ma allora i motori erano decisamente molto più rumorosi in quanto aspirati e senza il silenziatore del turbo, è stata anticipata di molto più di 1 ora ed è scattata quando Leclerc aveva già compiuto più di 50 giri che si sono venuti ad aggiungere a tutti i chilometri precedenti, già prima di mezzogiorno.

Una sosta che è stata molto lunga, oltre 1 ora e mezzo, e che ha visto un formicolare di movimenti da parte degli uomini in rosso all’interno dei box di pista.

Al centro dell’attenzione la monoposto e questo ha fatto scattare un paio d’ipotesi: la prima relativa alla necessità di effettuare degli interventi su qualche componente della stessa a seguito di un allert della telemetria ed evitare quindi di veder vanificati gli effetti della giornata di sole, nel pomeriggio, con una interruzione anticipata dei test al pomeriggio stando sotto la percorrenza di un intero G.P.

L’ altra ipotesi, invece, sembra sia legata alla volontà di sviluppare il lungo ed intenso programma atto a standardizzare le tempistiche del più stop, cambio gomme sotto i 3″, per ogni intervento.

Insomma mettere in pratica, in pista e nelle condizioni più concrete, di quanto invece avviene almeno 3 volte alla settimana all’interno di un’apposita sezione del nuovo reparto corse dove è riprodotto, in tutto e per tutto comprese le sedie dove i meccanici attendono la chiamata per uscire in pista.

Quest’anno, infatti, vista l’intensità del calendario delle gare, la Ferrari avrà a disposizione un paio di crew complete che si alterneranno ai box con una sostituzione globale e non solo con delle rotazioni singole che possono essere il momento di perdita del ritmo necessario.

Parallelamente si stanno perfezionando gli strumenti d’intervento affinché questi lavorino nel modo più veloce possibile e non vi possano essere degli impasse che facciano vanificare i risultati in pista.

Stando alle indiscrezioni, la Ferrari vuole migliorare lo standard medio con un risultato che sia nell’ordine di oltre un 85% degli interventi effettuati al di sotto dei 3″ mentre quest’anno la percentuale era stabilizzata a 10 punti percentuali di meno.