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A Barcellona solo le gomme più dure

  • Il passaggio basilare dei pneumatici al calettamento da 18″, epocale nella F1, non ha modificato quelle che sono state le scelte sulla tipologia di gradazione del battistrada effettuata dai tecnici del fornitore unico, a fronte della tipologia dell’anno passato anche se le cose, sia pure con la stessa denominazione sono tecnologicamente differenti.
  • Alla base di questa scelta vi sono i dati recuperati nelle tre giornate di prove prima dell’inizio della stagione agonistica in cui da padrone l’ hanno fatta le sollecitazioni dell’energia che sollecita gli pneumatici in due curve molto lunghe e veloci.
  • Da allora ad oggi, come peraltro da sempre, vi sono delle differenze di base: in primo luogo, nei test di allora i team si sono concentrati sulle mescole centrali della gamma piuttosto che su quello con battistrada di gradazione hard, poi le condizioni meteorologiche erano ovviamente molto più fresche si stava uscendo dall’inverno; infine vi sono le nuove monoposto che in effetti sono ancora in odore di evoluzione di base prima ancora di pensare come svilupparle per il futuro.
  • Altro da considerare come sia già stata molto importante, le monoposto sono migliorate considerevolmente e sarà interessante vedere quanto si possa comparare per capire la percentuali dell’ effettivo il passo avanti ottenuto con gli ultimi aggiornamenti.
  • L’asfalto non sarà certo “veline” come molti di quelli utilizzati sinora. Quello di Barcellona è un circuito che è molto utilizzato anche per le prove di tutte le tipologie dell’automobilismo agonistico. In ragione di ciò non ci sarà una evoluzione della pista, nel corso del fine settimana, in cui sono poi presenti anche molte delle gare di contorno grazie anche a un fitto programma di gare di supporto.
  • Ultima nota: quella che dovrebbe essere la scelta della strategia di gara. Quella che è poi risultata vincente nell’anno scorso è stata sulle due soste, medium e soft. La strategia soft-medium-soft è stata quella utilizzata da chi ha inseguito vanamente Hamilton e si sono dovuti accontentare le posizioni dal secondo e l’ottavo posto.