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Grave lutto nell’automobilismo a 94 anni se ne è andato Romolo Tavoni

Romolo Tavoni, con i soprannomi di ragionier, per gli studi, e don per una certa prima frequentazione nel seminario, una delle pietre miliari della Ferrari, prima, dell’automobilismo modenese e poi con qualche espatrio nelle prime colline bolognese all’ATSe a Monza come direttore dell’impianto e di gara, ci ha lasciati.

Aveva 94 anni e di sicuro lo si può definire un pilastro inossidabile dell’automobilismo con la A maiuscola. Persona garbata sino a quando non gli si pestava il callo della serietà, competenza e onestà intellettuale o si pensava di turlupinarlo sui regolamenti e sui comportamenti in gara.

Allora, dalla sua possanza fisica si sentiva uscire una voce tonante sempre nel rispetto della signorilità con la testa leggermente china in quanto di solito sovrastava in altezza fisica, non parliamo poi per quella della conoscenza dei regolamenti e della correttezza sportiva, i suoi interlocutori.

Si può dire che sia stata la persona più vicina e di appoggio ad Enzo Ferrari in uno dei momenti più terribili, la malattia e la morte del primo figlio Dino e di quel periodo non amava andare troppo oltre.

Una voce tonante in cui ogni parola aveva il proprio significato inequivocabile in particolare quando si dovevano prendere delle decisioni importanti e vitali. In quel caso il tutto era accompagnato anche da una mimica gestuale, mai oltre le righe, ma molto indicativa, con il suo indice.

E’ stato uno dei primi uomini a fianco di Ferrari con Amorotti e Giberti, nella gestione della Scuderia Ferrari. Persona che si sapeva far rispettare in particolare dai suoi pari grado in Mercedes Autounion e di terra inglese anche se allora non erano ancora così “dominanti” come oggi.

Però vi è un però, essendo diplomato ragioniere e dopo una breve parentesi in Maserati, andò a lavorare in banca e da lì fu “paracadutato” a Maranello, in Ferrari per controllare i conti di gestione, in funzione del credito che la banca aveva dato a Enzo Ferrari.

Un lavoro a così stretto contatto, stessa stanza ma scrivania differente, che lo ha fatto crescere sino a raggiungere i vertici gestionali della Scuderia a Maranello, sui circuito di tutto il mondo.

La sua “antagonista” era la signora Laura, prima moglie di Ferrari con cui i rapporti sono sempre stati al fulmicotone, sino al 1961, anno del divorzio da Maranello.

Ha sempre seguito la parte dell’automobilismo legata alla Ferrari sino ad oggi esprimendo sempre i giudizi salaci, sagaci e spesso legati a quello che sarebbe stato il comportamento decisionale del Drake in funzione di ogni singolo episodio moderno.

I funerali si svolgeranno nella mattinata di Domani a Casinalbo alle ore 9.20 dalla casa alla chiesa parrocchiale.