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Ferrari SF21 il nome antispionaggio, ma proprio di venerdì?

Venerdì 18 dicembre 2020 (anno bisesto ed orribilis Covid 19) perché “sfoderare”subito come un fioretto da assalto la nuova sigla SF21 con cui la Ferrari tende a personalizzare, in ogni annata, la propria monoposto con cui intende andare all’attacco della quota maggiore del montepremi massimo possibile elargito da Fia e Liberty Media nella classifica costruttori?

Proprio di venerdì poi in anno bisesto, quando Enzo Ferrari abborriva questa giornata assieme a Giove e Marte, per dare l’inizio all’arte. Diceva che non era sotto i migliori auspici, anzi portava male Se di male in peggio di quest’anno si possa pensare c’è da rabbrividire.

Per prima cosa bisogna dedurre che Mattia Binotto abbia già programmato tutto, mettere aventi le cose e potersi concentrare ad altro per ristudiare tutta quella lezione per cui lui stesso si è dato una sonora bocciatura, voto 4, oltre a non aver saputo (più voluto) dare a Vettel la monoposto che un 4 volte campione del mondo si sarebbe meritato sia pure da separato in casa.

Non perdere tempo, ma anche il suo potere decisionale, ancora in essere nella gestione Ges vista la “latitanza” di un AD Ferrari con cui doversi confrontare, definendo tutto il crono programma mediatico futuro, dal debutto di Sainz in pista a Fiorano, con la SF71H che ha un tempo di riferimento di Kijat di 57″01, il meeting di presentazione della squadra più giovane dal 1968 a febbraio, Nessuna presentazione della monoposto che la si potrà vedere solo nel filming day pipotizzato alla vigilia della prima giornata di test a Barcellona.

Sapendo ormai che si chiama SF21 si evitano la sequela delle indicazioni ed illazioni del numero di progetto, su tutti i media in attesa della sigla ufficiale, facendo quindi conoscere a tutti che il componente si cui uno sta lavorando o si sente parlare, specialmente nelle ditte esterne, ed indicato da numero a 3 cifre è un componente di F,1 2021.

Per esorcizzare il tristo anno 2020 in cui sulla monoposto non era all’altezza delle avversarie, neanche con il dado di serraglio rapido delle ruote per cui si pagavano secondi a raffica nel pit stop che sono costati punti iridati, specialmente a Vettel.

Si è abbandonato finalmente il nome di SF1000 che doveva esser rievocativo, ma di rievocativo ha avuto solo un glorioso passato che invece è stato recentemente non onorato ma anche dequalificato nella classifica delle performance dai 1000 problemi, che evocano i tristi decreti 1000 proroghe per riparare agli errori dei nostri legislatori, e che hanno fatto cadere la Scuderia nel baratro del 6° posto assoluto nella classifica iridata, sembra il peggior risultato assoluto con un disavanzo economico di milioni da ripianare.

Bella patata bollente nelle mani del nuovo AD anche se ora la sta sbucciando il residente ad interim