La mobilità oggi è ridotta del 29,166% visto che dalle 22.00 alle 5.00 di mattina esiste la proibizione di uscire di casa.
7 ore in cui non si può circolare e nello stesso tempo i rilevatori dell’inquinamento registrano dei valori di polveri sottili che vanno oltre i limiti di legge nell’arco delle 24 ore.
E’ segno evidente che le fonti d’inquinamento per le PM10 sono ben altre, visto che nei giorno di lockdown si sono toccati a Modena valori prossimi e superiori a 100, ma a pagare dazio sono sempre e solo coloro che hanno bisogno dell’auto per effettuare i loro spostamenti inderogabili per le necessità di vita.
Le PM 10, da imputarsi alla mobilità globale ( trasporto privato pubblico e commerciale), rappresentano il 10% del dato globale.
Nella classifica assoluta delle responsabilità di queste emissioni si tratta del 4 posto mentre in vetta al tutto si trova l’agricoltura che ne “produce” il 31% contendendo il primato all’industria cui è in carico il 29% delle emissioni, mentre al terzo posto, al 23%, vi sono gli effetti del riscaldamento privato, commerciale ed istituzionale.