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Ferrari pensiero: grip delle mie brame?

Il Mondiale di Formula 1 è tornato dopo nove anni in Turchia, all’Istanbul Park. E il venerdì di prove libere, per tutti i venti piloti in pista, è stato all’insegna della ricerca del grip per una serie di cause. I 5.338 metri che sorgono nel sobborgo di Tuzla, nella parte asiatica della metropoli turca, sono stati infatti recentemente riasfaltati e il manto è meno abrasivo del precedente. Inoltre gli organizzatori questa mattina molto presto hanno deciso di lavare l’asfalto per rimuovere un eccesso di bitume oleoso che era venuto in superficie. Aggiungendo a questi elementi le temperature piuttosto basse che hanno caratterizzato l’intera giornata, si può capire perché i tempi migliori siano rimasti ben distanti dal record della pista di 1’24”770 ottenuto da Juan Pablo Montoya nel 2005, in occasione della prima edizione della corsa.

FP1. La prima sessione è stata dunque quanto mai anomala, con la pista estremamente scivolosa e ancora umida in certe parti. Charles Leclerc e Sebastian Vettel hanno ottenuto rispettivamente il terzo e il quinto tempo girando a lungo con gomme Hard. Il totale dei giri completati dalle Ferrari è stato di 55 tornate: 26 per Charles, che era all’esordio assoluto all’Istanbul Park, e 29 per Sebastian. Il monegasco ha ottenuto come miglior riferimento cronometrico 1’35”507, mentre il suo compagno di squadra ha centrato un buon 1’35”620.

FP2. Nei 90 minuti del pomeriggio le condizioni della pista, ora completamente asciutta e con temperature di aria e asfalto lievemente più elevate, sono progressivamente migliorate permettendo a tutti i piloti di migliorare sensibilmente le proprie prestazioni. Sia Charles che Sebastian, autori rispettivamente di 45 e 41 giri, hanno iniziato il turno con gomme Medium per valutare il comportamento di quella mescola e continuare il lavoro di messa a punto. I due sono poi passati alla mescola Soft con la quale hanno lavorato in configurazione da qualifica ottenendo i rispettivi migliori tempi: il monegasco ha girato infatti in 1’28”731, riferimento buono per la seconda posizione, mentre il tedesco si è fermato all’ottavo posto con 1’30”022.

Programma. Domani le vetture scenderanno in pista alle ore 12 locali (10 CET) per la terza sessione di prove libere: saranno 60 minuti importanti perché probabilmente il tracciato migliorerà ancora in maniera significativa. Le qualifiche inizieranno alle ore 15 (13 CET), mentre l’ottava edizione del Gran Premio di Turchia prenderà il via domenica 15 novembre alle 13.10 (11.10 CET).

Charles Leclerc #16

“All’inizio delle prove la scarsissima aderenza della pista non mi convinceva per nulla e pensavo che la giornata si preannunciasse pessima, ma dopo qualche giro mi sono davvero divertito a girare con così poco grip. Un venerdì del genere non è ovviamente molto proficuo, perché non si impara molto ma in termini di guida è stato proprio uno spasso e siamo stati anche competitivi.

Non so quanto miglioreranno ancora le condizioni della pista durante il fine settimana, quindi è un bene che oggi abbiamo macinato un bel po’ di chilometri per meglio comprendere le condizioni. Speriamo di riuscire a massimizzare il risultato domani. Non credo di aver mai avuto un grip così basso con le gomme slick prima d’ora: sembra davvero di essere sul ghiaccio!

Le previsioni del tempo non sembrano buone per domani e davvero non so come potrebbero andare le cose sotto la pioggia, quindi domani sarà una giornata parecchio complessa. Tuttavia se faremo tutto alla perfezione potremmo essere abbastanza competitivi e ci potrebbero essere delle buone opportunità per noi”.

Sebastian Vettel #5

“Oggi è stata una giornata molto particolare dal momento che l’asfalto è molto recente e di conseguenza davvero scivoloso. Ovviamente a fine giornata la situazione è migliorata decisamente e credo che progressivamente avremo una pista sempre più performante.

Siamo riusciti ad essere piuttosto costanti a livello di prestazione, anche se è decisamente presto per dire che abbiamo un quadro chiaro delle forze in campo. Oggi si è trattato soprattutto di trovare il ritmo e girare quanto più possibile perché man mano si acquisiva più confidenza, tanto con la macchina che con il tracciato.

Nella parte finale della seconda sessione eravamo tutti sempre più veloci. Non credo però che sia emerso il potenziale di ciascuno dal momento che qualcuno sembra aver faticato più di altri a far lavorare le gomme.

Domani la terza sessione di libere sarà molto importante perché la pista evolverà ancora e potrebbe esserci anche la pioggia”.