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MC20 da definire la sua velocità massima

C’è tutto definito o quasi nel programma “commerciale” della MC20. La nuova supercar della Maserati la si può già prenotare in funzione del costo dell’allestimento desiderato. I 216.000 euro di base, IVA compresa, sono solo un punto di riferimento, di partenza cui bisogna aggiungere le personalizzazioni.

Chi ha la fortuna, economica, di poterla già prenotare deve essere consapevole che potrà entrarne in possesso e girare su strada solo a partire dalla parte finale del primo semestre del prossimo anno.

Il programma di produzione, che a regime per il primo anno è previsto ad 8 esemplari di MC20 a giorno e potrebbe essere incrementato in funzione dei termini delle prenotazioni per non arrivare a tempi di attesa eccessivi, nello stabilimento di V.le Ciro Menotti, è in fase di messa a punto operativo in quanto la MC20 nasce effettivamente solo in questo sito produttivo, dove convergono tutte le componenti da determinare e quindi da assemblare.

La costruzione del motore avviene tutta qui, come pure la verniciatura, in una sezione nuova ed ecologicamente avanzata e a bassissimo impatto ambientale, la vasca della scocca viene poi completata a partire dalla sovrapposizione del tetto e l’allestimento dell’abitacolo.

Tutto quanto è stato realizzato riempiendo di “tecnologia” estrema, le parti strutturali esistenti che sono state volutamente conservate come furono realizzate negli anni 30 quando l’intera struttura fu realizzata per il trasferimento da Bologna.

C’è ancora una “incertezza” quanto sarà effettivamente veloce la MC20. Il dato ufficioso parla di oltre 325 km/h e si è in attesa di effettuare la prova di omologazione il cui risultato deve essere riportato sulla carta di circolazione e non può fare riferimento solo ad una stima.

Le regole ferree prevedono che, ogni esemplare prodotto, debba avere una velocità massima che non possa superare un certo scarto e pertanto il dato di base deve essere concreto e non solo stimato al simulatore.

La sede di omologazione, per raccoglie e definire questo dato, è possibile in Italia solo presso l’anello veloce di Nardò che, per la sua configurazione fa si che possa essere equiparato ad un rettilineo infinito.

Mentre nel passato la definizione della velocità massima avveniva utilizzando autovelox avanzati o pistole laser, ma solo davanti alla postazione in oggetto, oggi il tutto avviene tramite l’utilizzazione del collegamento satellitare che consente di monitorare tramite GPS la misurazione in tempo reale e su tutto il tracciato.

In funzione dei dati raccolti, che si stima potrebbero anche essere prossimi ai 340 km/h, bisogna poi fare l’omologazione degli strumenti presenti sul cruscotto e che saranno il riferimento per il guidatore. La visualizzazione di solito è superiore a fronte della velocità effettiva di un 6% per evitare di incorrere delle sanzioni in eccesso imputando il problema allo strumento stesso.

In passato si era pensato di regolare il riferimento sul cruscotto, specialmente con la lettura digitale, alla velocità esatta ma poi è emerso che la clientela preferisse utilizzare la stima come avviene da sempre, ovvero con lo scarto di errore in eccesso.