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Enzo Ferrari: di Venere e di Marte non si da inizio all’arte.

Enzo Ferrari tra le sue manifestazioni personali ha sempre avuto come cardine alcune peculiari e basilari punti, come riferimento.

Ha sempre ricordato un vecchio proverbio che recita: di Venere (venerdì) e di Marte ( martedì) non ci si sposa, non si parte e non si da inizio all’arte. dove la sua arte era ed è, per i suoi eredi “spirituali, la realizzazione delle vetture da competizione.

Per vincere, non solo per partecipare.

Altro punto fermo dopo alcune tragedie, ha sempre aborrito e proibito tassativamente che una monoposto fosse contraddistinta dal numero 17 durante una gara del mondiale di F.1, stesso dicasi anche per il 18, troppo legato alla tragedia di Lorenzo Bandini a Montecarlo nel 1967..

Oggi martedì 11 febbraio viene presentata la nuova monoposto destinata a riscattare parecchie stagioni di digiuno a fronte di uno dei due titoli iridati presenti sul “mercato” della F.1.economica

Un riscatto d’obbligo per una lunga serie di motivazioni tra cui non bisogna sottovalutare l’aspetto economico del rendiconto annuale di una stagione agonistica in cui la Ges deve rappresentare un segno positivo tra le note del bilancio di ogni fine stagione per gli azionisti della Ferrari s.p.a.