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Dai piloti, dal talento incredibile, alle sfide in parallelo

Il discorso di Louis Camilleri ha sollecitato i 350 componenti del reparto corse ad alzarsi in piedi per ricevere il riconoscimento dei presenti. “Se ne sono alzati solo la metà” ha poi detto a mezza voce, quasi sconfortato da una sorta di mancato senso di appartenenza.

Parlando poi dei piloti l’AD ferrari ha detto “Sebastian e Charles questa è la seconda stagione insieme: hanno un talento incredibile e condividono una grande passione e l’orgoglio per la Ferrari” I due piloti in quel momento erano nel palco con Mattia Binotto, in grande mostra Leclerc, che nel pomeriggio è stato il mattatore nella sessione di autografi per i 4000 appassionati presenti per assistere al miracolo, mentre Sebastian Vettel era “nascosto” in seconda fila, quasi un invisibile.


Il team principal non si è dilungato più di tanto
 “Questa è la 66/a vmonoposto che viene costruita in Scuderia Ferrari, frutto di lavoro, sacrificio, impegno. Questo è un anno davvero particolare: affronteremo le sfide del 2020 e, in parallelo, svilupperemo la vettura per l’anno venturo”. Situazione questa che è alla base della storia della F1 in generale ed in Ferrari in particolare.

Ha poi aggiunto : “Il nostro gruppo deve crescere, imparerà dagli errori fatti, dobbiamo concentrarci su affidabilità. La sfida che ci attende nel 2021 è una sfida epocale, uno dei cambi più grossi dall’inizio della Formula uno”.

Concentrarsi sull’affidabilità, una dichiarazione che ingenera sospetto su quelli che sono i valori in tal senso della Sf1000. La stessa dichiarazione relativa al lavoro per il prossimo anno fa ipotizzare che questo sia di transizione anche in funzione degli impegni finanziari d’obbligo prima che entri in vigore il badge cup, che dovrebbe far si che la F1 diventi più “economica” e risparmio, tanto che Brown, di Liberty Media ha chiaramente fatto intendere che questa dovrebbe essere l’ultima stagione delle faraoniche ospitalità.