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“Rossa di sera SF1000 si spera”. Magnifica, ma quando mai una nuova F1 Ferrari non lo è mai stata.

Una presentazione alla stampa, come un antipasto a una luculliana cena a base di tortellini zampone non si era mai vista in Ferrari se si escludono le sortite “notturne” o quasi, dei modelli sperimentali per tenere celate il più possibile le nuove soluzioni ipotizzate.

“Rossa di sera, SF1000 si spera” parafrasando ed adattando un proverbio contadino dei vecchi saggi che traevano auspicio climatici per il domani.

Il domani lo si scoprirà solo durante un primo Filming Day, sul circuito di Mont melò a Barcellona prima dell’inizio, il 19 febbraio, il giorno dopo dell’anniversario della nascita di Enzo Ferrari, della sessione comune di test di sviluppo, per soli 3 giorni quest’anno.

La monoposto presentata ieri da Louis Camilleri, Mattia Binotto Sebastian Vettel e Charles Leclerc, prima delle parole del Presidente John Elkann ,come accennato è la 76a dall esordio del Cavallino Rampante ed avrà il compito di siglare il 1000° G.P. di F.1 disputato partendo da quota 992, in Australia, con una continuità unica come ha ricordato il presidente

Un tema comune, da parte di tutti i diretti interessati che hanno mantenuto un profilo abbastanza abbottonato, è stato il ringraziamento di quei “fantasmi” che non arrivano alla scena della ribalta dei circuiti ma che lavorano senza mai alzare la testa dal loro obiettivo, per trovare sempre un qualcosa di meglio.

Il compito della SF1000 sarebbe quello di concretizzare il refrain di Gianni Morandi “Una su 1000 ce la fa”.

Infatti è sempre e solo una la monoposto che vince la seconda è la vincitrice tra i “perdenti”. Il punto di riferimento su cui ingegneri e tecnici della GES di Maranello, hanno sviluppato i singoli componenti, sono stati i 40 secondi abbondanti che la Mercedes, quando ormai poteva fare tutto a mani basse in quanto padrona assoluta dei titoli 2019, ha inflitto alla Ferrari nella gara conclusiva.

Per tutto l’inverno si è lavorato non solo per recuperare quel -40 sui 320 km. di gara, ma arrivare a partire per la stagione con un almeno +10 da infliggere alle avversarie. Un obiettivo che è stato abbastanza difficile da ottenere in quanto non solo la monoposto vista stasera non sarà quella che si vedrà in pista al Montmelò, ma lascerà lo spazio ad una sua vera evoluzione per non dare troppe informazioni agli avversari con 10 giorni d’anticipo. Tanto che solo alla fine della seconda e successiva sessione si vedrà la SF 1000 da far debuttare il Australia.

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