Il caleidoscopio delle notizie relative all’oggi, domani e dopo domani in Ferrari, per quanto riguarda la F1, gira in modo vorticoso, quasi al regime dei 125.000 giri di rotazione massima consentita per il compressore ed il comparto di co-generazione elettrica connessa.
Ascoltare tutto comporta una sensazione di instabilità per quanto riguarda l’assetto del quotidiano, il tutto, il contrario di tutto, le interpretazioni variabili ed il contrario del contrario di tutto e quasi a conclusione, il fantasioso niente assoluto.
Sono valutate in oltre 1900 unità, i tecnici ed i meccanici che sono impegnati a vario titolo nelle strutture che sono direttamente presenti all’interno della GES i cui spazi sono stati ampiamente aggiornati con la realizzazione e l’entrata in funzione di una mega struttura, avveniristica, che è stata realizzata ed aggiunta utilizzando gli spazi disponibili all’interno della dismessa GES di via Ascari al 55.
Oltre a ciò bisogna aggiungere, nella suddivisione degli uomini compresi, anche altri “spazi” sono disseminati all’interno dell’area industriale come la galleria del vento, annessi e connessi, specialmente per quanto riguarda i reparti di fusione materiali e trattamento dei sintetici.
Il tutto in attesa della espansione che è prevista, per la Ferrari nel suo complesso, non solo per la GES quindi, in comune di Fiorano, nei terreni che la Ferrari ha da tempo acquisito e che interessavano già ad Enzo Ferrari negli anni 80 ad ovest dell’attuale pista di prova.
Pista che, ormai, oltre ad essere inutilizzata, per regolamento, per la F.1 moderna e deducibile solo alle monoposto storiche, risulta essere considerata obsoleta anche per una parte del lavoro che è necessario per la gestione industriale, in quella che deve essere la valutazione definitiva delle Gran Turismo prodotte e da deliberare prima della consegna alla rete di vendita e clienti.
Gli oltre 300km/h, che sono alla base minima delle prestazioni relative alla produzione di serie, non si possono esprimere nei soli 900 metri circa del suo attuale rettifilo principale e diventa impellente la necessità di creare un nuovo tracciato adeguato al bisogno.