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Ferrari: l’ azzurro per la cabala: lieto presagio

Quale può essere il lieto presagio che la cabala collega come interpretazione del colore azzurro che è stato anticipato essere il colore presente sulle SF-24 non si sa in quale percentuale e già mostrato dominante, monocromatico, su tutto il vestiario utilizzato dai piloti anche quando non indossano la tuta dello stesso colore e azzardiamo anche da tutti i componenti del team al seguito?

Il lieto presagio, non potrebbe essere altro che la replica della accoppiata al comando della gara comprensivo dl giro veloce in gara, allo sventolare della bandiera a scacchi, davanti alle nemiche di sempre, le Red Bull e l’emergente Mc Laren in Cina.

La scelta cromatica è legata al 60° anniversario dell’ evento in cui la 158 di John Surtees era dipinta con i colori bianco azzurri riservati alle monoposto iscritte per i colori d’obbligo se iscritte con la licenza di concorrente e conduttore facenti capo alla Federazione degli USA, come era la tradizione di allora in funzione della nazione di appartenenza, in quanto la monoposto era stata iscritta dallo pilota importatore locale NART di Luigi Chinetti primo vincitore della 24 ore di Le Mans con la Ferrari con una guida di quasi 23 ore

Fu una, delle non occasionali, presa di posizione di Enzo Ferrari che era in contrasto con quelle che erano le direttive della sezione sportiva dell’ACI e la cosa allora fece molto clamore che portò ferrari al vertice delle cronache anche in mancanza di vittoria..

La monoposto bianco azzurra di John Surtees conquistò la seconda posizione in qualifica alle spalle di Clark ed in gara sempre seconda ma alle spalle di Hill dopo che i due avevano doppiato tutti gli altri inseguitori.

Il fine settimana nella Florida non deve essere interpretato come il solo evento di F.1 ma sarà un fine settimana dedicato tutto nel segno della Ferrari visto che sancisce, a metà della prossima settimana, l’arrivo a Miami della “cavalcade” riservata ai clienti Ferrari che saranno accolti dalla prima delle novità commerciali della stagione.

Si dovrebbe trattare della erede della 812 Gt, Spider ed anche Competizione. Un edizione rivista e corretta del motore 12 cilindri montato sempre sull’anteriore che potrebbe avere anche un supporto di una versione ibrida.

Sul toto nomi vi sono due opzioni: Amalfi GT per la versione coupé e Amalfi Spider visto che entrambe le soluzioni sono state depositate e brevettate. Non si esclude però che l’occasione potrebbe vedere l’utilizzo del nome Miami per dare un must per i clienti di oltre Oceano che sono tra quelli più fedeli del marchio Ferrari visto che anche in futuro li potranno ruggire i motori di Maranello.

Anche questo un lieto presagio per i conti di fine anno sia per gli azionisti sia i dipendenti con il premio di produzione.