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Ritiro di Verstappen è tutto chiaro?

Max Verstappen non ha potuto difendere la sua posizione di vertice dopo le qualifiche del G.P. d’Australia a causa i un inconveniente che ha rallentato subito la sua RB 20, ancora prima del principio d’incendio che ha “spettacolarizzato” la fai finale del suo ritiro ai box in cui la monoposto è stata “aggredita” dagli addetti al controllo anti incendio ai box in particolare perché la monoposto in quel momento aveva di certo almeno 95 kg. di carburante nel serbatoio.

Un aggressione tempestiva ma anche molto massiccia, tanto che i meccanici inglesi sono dovuto intervenire per porre fine a questa “aggressione” che avrebbe potuto causare dei danni ancora maggiori a fronte di quelle che sono state le problematiche già in essere per la violenta scordolata in prova che ha costretto i meccanici a sostituire tutta la parte meccanica, per precauzione, dando anche inizio a quella serie di lavori necessari per riproporre una monoposto al 100% ancheper i danni al fondo ed allo stesso telaio.

A seguire, quando le cose si sono acquietate, è arrivata la buona notizia per quanto riguarda l’integrità del motore e quindi il rientro nel programma delle sostituzioni annuali senza correre il rischio di incorrere in penalità, a fine stagione.

Un gran lavoro che ha avuto come conseguenza un attenzione minore per altre situazioni he poteva essere correlate.Ci ritorna in mente quanto successo in Ferrari al G.P. di Monaco per la Ferrari di Leclerc .

Nelle segrete stanze della F.1 si è fatta però strada una possibilità relativa a degli strascichi di tutto il putiferio che si è innescato con l’Horner gate, per cui lo standard di lavoro del passato avrebbe subito una falla che ha avuto conseguenze abbastanza eclatanti, oltre ad essere un messaggio indirizzato al campione del mondo che non ha saputo essere “estraneo” al tutto.