Per il tripodio c’è un pilota di troppo

Tutti o quasi, tranne il diretto interessato per scaramanzia, danno per certo il vantaggio di Max Verstappen per gestire una gara di vertice, nel primo G.P. della stagione, e dare seguito alla conquista della sua 33ma pole in carriera, sfruttando la posizione favorevole in partenza con davanti alla sua piazzola l’asfalto più gommato e con 8 metri di vantaggio su Leclerc.

Leclerc ha dichiarato ai 4 venti che partirà all’attacco e la sua non sarà solo una gara strategicamente conservativa. Lo deve fare subito dalla partenza e se gli è possibile dare una prima scia favorevole e lasciare lo spazio libero a Sainz per vedere se in un gioco di squadra, sin dallo spegnimento delle luci rosse, sarà proprio il rosso di entrambe le monoposto a presentarsi alla prima curva davanti al campione del mondo.

D’altronde la SF-24 ha dimostrato di consentire ad entrambi i piloti di adattarla ai singoli stili di guida ed i migliori tempi che si sono spartiti durante le ultime prove ed in Q1 eQ2 ne sono una chiara conferma.

In gara saranno le strategie che sarà possibile adottare, nell’alternarsi della doppia scelta obbligatoria di due battistrada differenti nei 300km. di lunghezza gara, ad essere probanti in quanto coinvolgono anche il risultato della crew di 16 persone, chiamata all’esecuzione dei più veloci cambi possibili, visto che per ora sono i decimi di secondo che sembrano imprescindibili.

Guardare avanti è d’obbligo ma Sainz deve prestare attenzione agli specchietti retrovisori. Alle sue spalle parte Perez che ha uno svantaggio di 20 centesimi, ma scatta dalla parte gommata della può essere una spina nel fianco a fronte di un meno preoccupante Hamilton he non ha saputo “copiare” le prestazioni del compagno di squadra Russell ed è destinato a dover inseguire avendo davanti, oltre ai citati, anche i non facili Alonso, Norris e Piastri, nell’ordine.