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FERRARI F1

Ma quante belle parole “madama Ferrari” Oggi si deve parlare di almeno 56″… a giro.

Dopo la marea di parole che hanno invaso la presentazione della Ferrari SF-24 sia pure in “lontananza”, fatti salvi pochi intimi amici, oggi si passa ai fatti. Entrambi i piloti avranno una prima risposta alle loro attese e dal dire si passa al fare mentre per la spiaggia del mare, che separa le due situazioni, bisogna attendere la prossima settimana durante le prove comuni di sviluppo e per il mare stesso a fine mese, prima gara di campionato che più lungo di così è difficile che possa essere anche in futuro.

A Fiorano vi sono le condizioni quasi ideali per scoprire come e quando l’errata corrige ha funzionato vedere anche ed in particolare quanto. Anche se solo nella tarda mattinata e primo pomeriggio la temperatura dovrebbe essere al meglio, con 14° aria. Mai come prima nella storia più recente della F.1, da quando sono entrate in vigore le restrizioni per le prove effettuabili in pista, piloti e tecnici avranno a disposizione 200km. che potrebbero essere basilari per impostare la fase di sviluppo delle monoposto prevista a partire dalla prossima settimana.

La Red Bull ha voluto spiazzare tutti, in un momento quanto mai difficile per l’organizzazione della squadra, facendo scendere in pista la nuova monoposto con Verstappen a Silverstone dove, ovviamente ed almeno in Italia, la cosa è passata sotto traccia anche proprio per l’effetto sorpresa. Pilota e tecnici avranno però di qualcosa di concreto su cui esprimersi nel corso della presentazione ufficiale e dare un senso a quella poca “aggressività di sviluppo di cui ha già parlato Adrian Newey.

Con la restrizione, nell’utilizzazione delle gomme “demo” che sono solo nere e rotonde e sono ben lontane, tranne nelle misure, da quelle che si vedranno in pista in Bahrain, rimane l’incognita del loro livello di deterioramento che è stata la bestia nera della passata stagione sulla SF-23 e l’oggetto della massima correzione espressa, come dice Vasseur, del lavoro di 1000 persone , all’interno del reparto corse.

Lelcerc e Sainz o Sainz e Leclerc, il cui ordine di presenza in pista potrebbe essere ancor più significativo delle parole sdolcinate sentite a 360° ieri sulla pariteticità di trattamento in quanto chi potrà fare, dopo il compagno, i suoi 100 km., sempre che la suddivisione sia paritetica come annunciato sinora, dovrebbe usufruire una prima serie di “rivisto e corretto” per l’assetto in pista .

Rivisto e corretto lo si può intuire ed assaporare solo se sarà possibile spingere al massimo per avere quanti più dati raccolti dalla telemetria da immettere poi nel simulatore, le sensazioni dei piloti da trasferire agli ingegneri presenti in pista e nel virtual garage a poche centinaia di metri dalla pista di Fiorano.

Più lontano invece il santuario dedicato alla Madonna che protegge in paese e dove una “capatina” non può certo far male.

Se quanto lasciato trapelare in inverno, a seguito di quanto è risultato per sensazioni al simulatore, che è stato valutato in 6-7/10 di miglioramento nella gestione della monoposto a giro ideale, oggi i parametri di lavoro dovranno essere tutti basati nel secondo 56 basso puntando a poter registrare qualcosa di prossimo al tempo record che Sainz ha fatto registrare il 27 gennaio del 2022 con un 55″95 al volante della SF71h che ha migliorato il tempo record in 55″999 di Schumacher, ma nella notte dei tempi, unico parametro, in comune, tempi registrati sempre in inverno.

Nell’anno passato, il 15 di febbraio, Leclerc fu il più veloce con la SF23 fermando il crono in 57″64 a fronte del 58″40 di Sainz.