Categorie
FERRARI F1

I limiti da cancellare dal progetto 675 la SF-23

I progettisti della Ferrari che fanno riferimenti ad Enrico Cardine hanno selezionato che il 95% di quanto in loro possesso deve essere modificato a fronte di quanto utilizzo nell’anno passato.

Il progetto 675, ovvero la SF-23 , ha subito evidenziato che non aveva le caratteristiche intrinseche che avrebbero consentito di raggiungere una messa a punto ottimale su ognuno dei circuiti di F.1

Le scelte tecniche di base, in sintesi, avrebbero dovute essere gettate nel cestino per ridisegnare un nuovo telaio, cui abbinare anche un nuovo cambio, di dimensioni ristrette. Questo è in pratica quello che è stato fatto sul progetto 676 che è partito da un foglio bianco se si esclude il motore e gli pneumatici che sono invariati.

Tutto il lavoro è stato finalizzato per avere, come obiettivo, una monoposto che risultasse essere più gestibile per quanto riguarda le prestazioni in gara visto che sul giro “secco” della qualifica la monoposto si dimostrata all’altezza della concorrenza

Si è trattato di utilizzare un setaccio delle informazioni pista che trattenesse ciò che non era all’altezza della situazione consentendo il passaggio di ciò che fosse possibile utilizzare come base positiva di completamento della progettazione.

Buona parte della stagione è stata utilizzata per fare delle domande alla pista che risultassero quelle giuste in modo da ottenere quelle risposte che riuscissero a concretizzare gli interventi sulla correlazione che deve esistere tra i tre elementi di simulazione: CFD, galleria del vento e simulatore di guida con quello he poi avviene nella realtà della pista.

Un connubio che diventa quanto mai imprescindibile nel momento in cui, nei 24 appuntamenti di F.1, si innestano le 6 gare sprint con la limitazione nelle tempistiche legate alla messa a punti a soli 60 minuti.