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“Quello che non c’è non si rompe”

“Quello che non c’è, non si rompe” frase storica di uno dei massimi “guru” dell’automobile e su questo concetto, invertito, hanno dovuto lavorare gli uomini Ferrari, alla GES di Maranello, quando hanno analizzato in profondità i dati raccolti dalla telemetria montata sulla monoposto di Charles Lecler prima di fermarsi nel giro di allineamento contro le barriere fuori pista, togliendogli l’opportunità di prendere la partenza, dalla seconda casella, a fianco del campione del mondo.

“Quello che c’è non si deve rompere”. O non funzionare in modo anomalo. Inserendo nel modo corretto tutti i dati raccolti si sono accorti che si è innescato un effetto domino per un sensore che ha percepito “fischi per fiaschi” e ha fatto andare in allarme, in sequenza, i suoi omonimi presenti sulla monoposto e che avevano pertinenza sulle singole componenti.

Questi eccessi di presenze si sono dimostrati in eccesso e sopra tutto svincolati tra di loro per cui non sono stati in grado di interagire in modo corretto. Una sorta di baco con conseguenze troppo concrete.

Seguendo la strada dell’innesco di sistema gli elettronici di Maranello hanno lavorato in modo da far si che le informazioni in essere siano correlate al giusto livello e no facciano scattare delle pregiudiziali di funzionalità.

Un intervento che sembra essere giunto al momento giusto, in quanto nel fine settimana le monoposto si troveranno a dover lavorare in situazioni che si possono interpretare come anomale a fronte di quella che è la variabilità delle temperature ambiente che raggiunge dei limiti verso il basso che sono anomale per la F.1.

Se su qualsiasi auto da strada con i 5 gradi fa scattare sul cruscotto l’alert per la possibile presenza di ghiaccio, figuriamoci per una monoposto di F.1. Ecco pertanto che a tutti i livelli di simulazione presenti alla GES è stato inserito questo nuovo parametro per evitare che faccia scattare qualche situazione di pericolo su una anomalia che gli organizzatori di questo G:p: non hanno saputo individuare per tempo, almeno per quanto riguarda l’inserimento a calendario.

La posta in gioco non è certo a livello iridato ma pur sempre importante dal punto di vista economico, che intercorre tra il terzo ed il secondo posto nella classifica costruttori: