Antonio Tomaini, uno degli uomini chiave della Ferrari in F.1, ma sopra tutto nel mondo dei motori da competizione, ha scritto un “Riassunto” della propria vita con lo scopo di sostenere anche la Lega Italiana per la Lotta ai Tumori.
266 pagine di storia vera dell’automobilismo italiano iniziata alla Moretti dove, sia pure nelle dimensioni ridotte della ditta si faceva tutto in casa: motori, cambi e tutto il resto. Una base importante per imparare quel mestiere che poi lo ha portato in Abarth dove ha ampliato esponenzialmente le proprie esperienze, sino al 1971 quando il marchio fu assorbito dalla Fiat.
Il posto sicuro e di buon livello, agognato da molti, ma nella stesso tempo era il sinonimo del dover abbandonare il settore delle competizioni che “ribolliva” nel suo sangue.
Il passaggio all’ Osella rappresenta il trampolino di lancio che, a seguito del successo della Sport 2000 nel campionato Europeo, ne fa arrivare la fama alla Ferrari dove approda nel 1974, con l’incarico di responsabile nella gestione elle monoposto di F.1.
Già la copertina e la contro copertina del libro sono iconiche: la prima con la riproduzione del allora volante, anno 1982, sulla monoposto di Gilles Villeneuve, nella contro copertina il ricordo della triste giornata di prove di Zolder quando Gilles usci dai box della Ferrari senza farvi più ritorno.