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Fernando Alonso il castiga matti

Fernando Alonso e l’Aston Martin hanno gettato il core oltre l’ostacolo che hanno messo in fila tutti gli altri a partire dalle due Red Bull con Verstappen che ha visto il compagno di squadra essergli incollato come un ombra.

A seguire Charles Leclerc con la Ferrari che lamenta però un certo distacco, prossimo al 1/2 secondo, ed ha avuto problemi ripetuti con la frizione che ha fatto le bizze.

Il monegasco ha avuto a che fare anche con Hulkenberg che si è posto a soli 9millesimi con la Haas.I fonometri di pista, della concorrenza, hanno sancito che Aston Martin ed Haas hanno già chiesto ai rispettivi motori Mercedes e Ferrari buona parte di quello che possono dare ed il loro ritmo è stato molto prossimo a quello della possibile qualifica.

Non altrettanto sembra essere scaturito dalle prestazioni della Red Bull e della migliore delle Ferrari che avrebbero tenuto i motori “tranquilli” lavorando su altre situazioni di messa a punto, in particolare sulle simulazione gara anche per la tipologia di gomme da mettere nelle mani degli strateghi.

Che Aston Martin sia una possibile spina nel fianco Loa stanno ad indicare i crono di Stroll che ha preso in mano la monoposto per la prima volta dopo l’incidente con frattura che lo ha tenuto lontano dai test di sviluppo.

Preoccupante la posizione di Sainz che ha seguito un lavoro completamente differente a fronte del compagno di squadra ed ha pagato pesantemente la situazione e posizione al termine della giornata. E’ solo 14°

La sua monoposto ha lamentato continuativi effetti di porpoising che hanno impegnato molto i tecnici che sono andati alla ricerca delle “bassezze” estreme per individuare l’esatto limite minimo da terra.

Anche le Mercedes hanno avuto il loro bel da fare e la necessità di sviluppo sembra essere sempre più impellente, come pure le Alfa Tauri che si trovano nella parte bassa della classifica, a stretto contatto tra di loro.