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Lavori in corso per il prossimo anno

La F.1 scende di quota e nel fine settimana si corre in Brasile a circa 700 metri sul livello del mare. Qui tutto quanto dipende dalla rarefazione dell’aria e rientra in parametri già conosciuti su altri tracciati. Però…

Però… c’è la novità della terza sprint race della stagione che sconvolge tutto il programma del fine settimana. Toglie da una parte e dà dall’altra l’opportunità di raccolta dati con cui “rifornire” i sistemi d’analisi operativi all’interno dei rispettivi reparti corse delle singole scuderie, tenendo presente che il prossimo anno, alle 24 gare che sono calendarizzate, si aggiungono 6 appuntamenti del fine settimana da definire nero su bianco in cui vi sarà la presenza di questo appuntamento del sabato pomeriggio.

In Brasile pertanto si perde una sessione di sviluppo nella fase iniziale del lavoro nel fine settimana, visto che il venerdì pomeriggio è già l’ora delle qualifiche mentre al sabato, sia pure per soli 100km., si può avere la sensazione di quelli che possono essere le prestazioni della monoposto, almeno con una tipologia di battistrada per i pneumatici, solitamente da scegliere tra quelli più “teneri” tra le 3 solitamente disponibili, in quanto il più stop non è previsto e non opportuno, visto il tempo che si perderebbe per così breve tempo di presenza complessiva in gara.

In Ferrari ed in Mercedes, per citare solo le squadre di vertice mentre la Red Bull deve fare i conti con le riduzioni del lavoro in galleria previsto per il prossimo anno, si sfruttano questi ultimi due appuntamenti della stagione per portare in pista alcune inedite soluzioni tecniche ed aerodinamiche che hanno come prospettiva la definizione delle m0difiche da apportare al progetto della nuova monoposto. I puntini sulla i.

Quelle più appariscenti e visibili riguardano l’aerodinamica che da sola è in grado di garantire guadagni alla volta di prestazioni più performanti, in percentuale, a fronte di tutto quanto riguarda il guadagno prestazionale garantito dal resto delle evoluzioni sulla monoposto.

Tra i vari vocii che trapelano, si ipotizza che qualcuno, Red Bull in particolare, potrebbe portare in pista una scocca aggiornata che è già stata omologata a metà di questa stagione, alla ricerca di un peso ridotto che consenta di aggiornarsi sempre di più a fronte del peso minimo che fa sembrare le attuali monoposto di F.1 sempre più prossime alle utilitarie cittadine.