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FERRARI F1

Troppa pressione sul solo Leclerc fa male

Leclerc, Leclerc ed ancora Leclerc. Il monegasco ha dimostrato di esso in grado di sfruttare, al meglio quanto gli viene messo a disposizione dai tecnico, ma non si può continuare a parlare solo di Leclerc come pedina della Ferrari per ritornare in lotta per il titolo iridat0.

Che la F1-75 abbia le carature giuste è apparso evidente ma quando è andata sotto pressione, per le prestazioni della Red Bull 18, ha evidenziato alcune carenze per quanto riguarda l’affidabilità, carenze non da poco visto il cedimento del motore a Baku che ha richiesto la doppia “omologazione” per due motori da poter alternare in questo mese così pieno di impegni in pista.

Una decisione che ha costretto il pilota ad una rimonta esasperata in modo da perdere il minor numero possibile di punti, sperando che Sainz riuscisse a sopravanzare Verstappen, invece di incollarvisi alle spalle negli ultimi giri di pista.

A Silverstone, bisogna avere un motore che sia il più fresco possibile, da montare per il sabato mattina, mentre al venerdì è meglio cercare di sviluppare la parte dell’assetto e dell’aerodinamica utilizzando il motore utilizzato nell’ultima gara e spremuto nel recupero dalla penultima casella dello schieramento.

Vi sono poi alcune interessanti novità dell’aerodinamica per far si che il carico da “attribuirsi” al corpo centrale della monoposto sia percentualmente più concreto, in modo da poter alleggerire i carichi da chiedere a spoiler ed alettone in modo da garantirsi una minore resistenza all’aria e poter sviluppare le velocità massime più elevate che su questo circuito sono le “regine” per avere gli spazi giusti per poter effettuare gli attacchi in frenata dopo l’utilizzo del DRS.

Nel concetto generale si è guardato anche di risparmiare qualche chilo di peso superfluo prestando molta attenzione a non dover coinvolgere l’affidabilità. In questa stessa direzione si mormora che abbia lavorato in Red Bull. Qui però si parla di carichi importanti, almeno 5 chili, da togliere, Come n Ferrari nei punti in cui però sia garantito lo stesso livello di affidabilità, dopo i problemi lamentati su DRS in alcune delle corse passate.

A Maranello, si è lavorato anche sul perfezionamento temporale del momento in cui la SF1-75 si ferma in piazzola per la sostituzione delle gomme. Bisogna rientrare, costantemente sotto i 3″ come tempo limite per evitare di dover rientrare in pista alle spalle di qualche pilota più lento che fa perdere tempo per essere superato di nuovo.

I piloti arrivano a Silverstone allenati in pista, grazie alla sessione di prove di gomme che hanno potuto effettuare la scorsa settimana al Mugello. Un momento più positivo di lavoro a fronte di quello che si riesce a fare al simulatore.