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Miami: le stelle son tornate, Leclerc beffato

Sul “bignami” della prima giornata di prove sull’inedito circuito di Miami si legge:

Circuito molto più impegnativo di quello che i piloti ed i tecnici si aspettavano a fronte delle simulazioni effettuate nelle singole Factory.

Infido e traditore per Sainz, ancora a muro dopo essere stato molto veloce, con una bella dose di lavoro ai box della Ferrari sul lato sinistro della monoposto, sospensioni con annessi e connessi ( ricordarsi di controllare anche la monoposto a destra, semiasse in particolare, memori di Monaco).

Dalla Ges o non hanno portato il madrileno a farsi benedire al santuario di Fiorano che sovrasta circuito e reparto corse di Maranello, o bisogna crescere di importanza “divina” per il”miracolo” anti crash, prima di passare al “paganesimo”.

Continua una lunga serie di sbattute che va a finire che in Ferrari mostrano ai media la foto della monoposto con raccolta dei pezzi rotti come fecero a suo tempo con Villeneuve.

A muro pure Bottas che è rimasto senza tempo visto che i meccanici dell’ Alfa Romeo hanno e dovranno ancora lavorare a lungo sulla sua C42 dotata del nuovo 066/7 serie2, in funzione dei seri danni lamentati dalla monoposto.

Alcuni budget cap in F.1 cominciano a destare preoccupazioni da parte degli amministrativi che ne debbono centellinare le risorse nell’arco di una stagione, tenendo a bada lo svilupparsi delle idee da parte deiprogettisti.

Si spera che il motore del finlandese non abbia subito problemi di sorta altrimenti dover passare alla serie 3 o riprendere la serie 1 diventa preoccupante.

Preoccupante sia dal punto di vista economico sia perché il suo compagno Zhou ha ottenuto l’8° tempo anche se a quasi 1″ dal migliore.

Palma della sfortuna per Verstappen anche lui, non solo senza tempo per rottura cambio prima e principio di incendio ad un cestello dei freni poi, ma senza alcun minimo riferimento nella raccolta dei dati necessari per la messa a punto sulla distanza, gara.

Nelle libere 3 dovrà concentrare tantissimo lavoro in cui spera non intervengano motivi di scarsa affidabilità come quelli che hanno anche causato il principio d’incendio al cestello freno,.

Ora però veniamo alle note positive della giornata.

Le Stelle son tornate? Sembrerebbe proprio di sì con Russell ipotetica “pole” ed Hamilton 4° a soli 242 millesimi. Le soluzioni aerodinamiche portate pista sembrano aver dimostrato che i tecnici di Brackley hanno fatto tesoro dei dati raccolti sinora ed abbiano intrapreso una nuova strada che ha, però, fatto storcere, parecchio, il naso agli avversarti per la conformità al regolamento.

Si vocifera di richieste di controlli più approfonditi da parte dei commissari tecnici della Fia che hanno, adesso, un altro bel da fare per controllare anche le mutandine dei piloti, non per vedere se hanno avuto evidenti momenti di “terrore”, ma se rispondono alle nuove impostazioni di sicurezza ignifuga, già presenti da tempo nel regolamento ma lasciate nel limbo.

Il direttore di gara, Witting che ha sostituito Masi che sta rumoreggiano in Fia per risarcimenti morali, guarito dal Covid ha negli occhi l’orrenda pira del 2020, per fortuna senza conseguenze letali, e vuole il rispetto assoluto sia per l’abbigliamento intimo ignifugo, o quasi, e l’assenza di tutto ciò che possa portare il calore a contatto diretto con il corpo del pilota .

Se la cosa fa storcere il naso a qualcuno, come Hamilton, le sue spiegazioni sono tanto mai plausibili e degne di nota in quanto vuole fare di tutto e di più per aumentare il livello di sicurezza personale dell’uomo, la cosa più importante ella F.1.

Ritornando ai migliori, tra le Stelle che brillano troviamo secondo Charles Leclerc,altro astro molto luminos,che si è sentito beffato per 108 millesimi dopo essere stato in una situazione di vertice molto interessante sia sul veloce in assoluto sia sulle simulazioni gara, con il nuovo Ferrari066/7 serie 2 montato anche su tutte le monoposto clienti.

Un astro brillante con una SF1-75 su cui i tecnici Ferrari hanno lavorato ma senza andare a stravolgere il sistema nel suo complesso.

E’ forse la monoposto di vertice che è stata meno oggetto di modifiche, oltre a quelle dei piccoli passi per capire quando fare il grande salto in funzione delle prestazioni delle avversarie, fatto salvo la presenza del motore serie2 che dovrà avere “lunga vita” mentre si sa che già a Monaco ritarnerà in auge la serie 1 del motore prima di passarlo definitivamente, sino a fine chilometraggio a “motore del venerdì”

Poi non dimentichiamo Sergio Perez, e dire che fu lasciato libero della FDA, che salva l’onore della RB facendo anche capire che la monoposto è molto, molto, veloce sull’assoluto ma anche a soli 212 millesimi dal vertice e con performance sulla simulazione che ne conferma Los tato di grazia.

Detto di Hamilton, di cui tanti stavano cantando il de profundis ed il prossimo ritiro, e che sembra vare fatto il gesto dell’ombrello con mano all’eterno del gomito destro, alle sue spalle troviamo Alonso che però comincia a registrare un distacco più consistente. A sua volta è seguito da Norris con la Mc Laren che continua a mettere in ombra Ricciardo, Gasly ed il già citato “cinesino” che sta diventando una stella nazionale a tutto favore della F1, che qui vive l’apoteosi del marketing e spettacolo, surclassando l’icona glamour Monetcalo .

Sempre entro i primi 10 troviamo Ocon che però paga 1/2″ da Alonso e Magussen che continua a far brillare la Haas davanti a Sainz 11°, causa quel crash quando era tra i più veloci.