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Imola vs. Gomme da 18″ sull’abrasivo

Per la prima volta da quando vengono adottate le gomme da 18″ delle monoposto di F.1 approdano su un circuito vecchio stile e con un asfalto che non ha un agglomerato tra i più moderni come avvenuto sui circuiti sinora utilizzati, quest’anno.

In ragione di ciò ed anche in funzione delle nuova tipologia di gomme se la denominazione delle stesse rimane invariata, nello stesso tempo risulta essere differente per quanto riguarda la composizione chimica del battistrada.

Le mescole devono essere più “robuste” perché il tracciato, la cui stesura del manto risale al 2011, ed è caratterizzato da una mescola più abrasiva che genera più grip e ciò equivale ad un incremento di temperatura del battistrada e dei pneumatici nel loro complesso.

Bisogna inoltre ricordare che la pista è caratterizzata anche da un saliscendi non del tutto rettilineo con la curva delle “minerali” che sollecita quanto basta per le forze laterali, con una compressione anche i piloti, sul collo in particolare. Per il resto le sollecitazioni sulle gomme sono abbastanza equivalenti tra sollecitazioni laterali e longitudinali per cui è molto importante, per i piloti trovare il giusto ritmo.

Uno dei punti cruciali è caratterizzato dalla curva della Rivazza. Oggi più che mai importante in quanto uscirne in modo veloce consente di migliorare le prestazioni in velocità massima sul rettifilo principale privo di varianti e nello stesso tempo dare l’opportunità di arrivare alla prima staccata molto veloci e con la possibilità d’inserirsi in un sorpasso e con la necessità di ritardare il più possibile la frenata.

Molto importante sarà la gestione delle gomme da bagnato se sono concrete le previsioni di precipitazioni per tutto il fine settimana, con ipotetico utilizzo delle stesse anche per la Sprint Race del sabato pomeriggio.

Nel caso sarebbe un bel rompicapo se le condizioni meteo virano velocemente per un sole caldo che può asciugare l’asfalto almeno bei tratti più soleggiati.

Così le intermedie andrebbero a degradare velocemente, nel caso, impedendone poi l’utilizzo in gara alla domenica e con il montare di quelle slick ci si potrebbe garantire un vantaggio anche di 10″ a giro per cui, anche con la sosta ai box per il pit stop, si potrebbe rientrare nella zona punti, oggi ampliata ai primi 8 classificati.

La dotazione complessiva è caratterizzata da 6 treni per le gomme con intaglio definito intermedio, ovvero bagnato leggero dell’asfalto, tendente all’asciutto, e 3 treni per le gomme da utilizzare in caso di pioggia battente.