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Nella terra dei canguri non si deve “saltellare”

L’altezza minima da terra è il valore assoluto da poter trovare durante prove ed anche gara in modo da consentire ai tecnici fina dove si possono spingere per ottenere il massimo carico a terra, dal corpo centrale e poter quindi scaricare l’inclinazione tra spoiler ed alettoni e quindi guadagnare in velocità massima a parità di potenza erogata.

C’è però un però, quello che si è manifestati nei test e nelle due prime gare: il saltellamento della monoposto per cui si ha una varia<zione di carico che non piace assolutamente ai piloti e non consente ai tecnici di spingersi al limite “assoluto” sino ad adottare, dopo averlo studiato, progettato e realizzato di un nuovo fondo piatto che consenta di sopperire a tutto ciò.

Se qualcosa di nuovo, in questa direzione, sarà utilizzato nel fine settimana sarà comunque un qualcosa che è più dedicato a raccogliere altri dati in modo che per Imola, massimo e più probabilmente, a Barcellona possa essere adottato un fondo di nuova generazione atto a diminuire drasticamente il saltellamento aerodinamico.

Visti i limiti di spesa imposti in stagione dal Budget Cup e tutte le restrizioni temporali che sono adottate da questo fine settimana a fronte delle tempistiche di accesso e lavoro ai box di pista, bisogna far si che la nuova realizzazione sia “perfetta” e non richieda più interventi di sorta, compreso un intervento sull’altezza dall’asfalto della monoposto.

Domattina pertanto non ci sarà da meravigliarsi, d’altronde sono i rumors che emergono dal segreto dei box, se le monoposto dev’essere scendere i pista “abbondantemente” strumentate.

L’obiettivo è quello di capire quale è il comportamento dell’aria in tutta la parte inferiore della monoposto, capire se queste velocità dei flussi sono calibrate con quelle della parte superiore, scocca compresa, se vi sono delle resistenze nocive all’avanzamento della monoposto.