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L’unica certezza il 3° motore per Alonso

Tra le tante attese per la gara del fine settimana, all’ Albert Park di Melbourne in Australi, l’unica certezza è rappresentata dalla sfortuna che sta attanagliando Fernando Alonso e la sua Alpine che deve portare in pista già l’ultimo motore utile in stagione prima di incorrere in penalità.

La lotta all’ultimo coltello con il compagno Ocon ha avuto come conseguenza il cedimento del secondo motore già in uso e quindi la necessità di una decisione drastica, per non correre rischi di un altro ritiro, che prima o poi darà un arretramento nello schieramento di partenza.

Tutto il resto è legato alle supposizioni, alle ipotesi, all’inesorabile spada di Damocle del Budget Cup, fissato a 140 milioni di dollari. Tutte le scuderie, fatta salva la sola Alfa Romeo, hanno a che fare con l’inesorabile necessità di far dimagrire, anche di parecchio, le rispettive monoposto per cercare di avvicinare il nuovo peso minimo, elevato a 798Kg, in corso d’opera.

Una rincorsa disperata in quanto ogni 10 kg. di peso in più si deve pagare un handicap tra i 3-4/10 a giro a seconda della tipologia del tracciato ed il costo, che oggi viene stimato per ogni chilo da togliere, sia nell’ordine, almeno, di 250.mila dollari.

Per inseguire il dimagrimento bisogna fare i conti con quanto è il guadagno prestazionale effettivo e quanto invece la stessa cifra, spesa in sviluppo mirato, può portare allo stesso o maggiore risultato, seguendo un programma di sviluppo stagionale, per reggere la concorrenza.

Ecco pertanto che alcune squadre effettueranno delle scelte che abbiano come risultato, oltre a quello finale in pista, anche quello di raccogliere i dati necessari per capire come far evoluire il progetto, stando ben attenti a non dover andare in rosso con i conti, troppo presto.

Tra coloro che son sospesi vi è la Mercedes che deve rincorrere una difficile messa a punto della W13, i cui risultati in galleria del vento non hanno trovato corrispondenza in pista a seguito di pompaggio così marcato da richiedere un innalzamento dall’asfalto che ha portato ad un sensibile calo del carico generati dall’effetto Venturi da bilanciare con un maggiore utilizzo delle ali e conseguente perdita di velocità.

In contraltare sembra che la Ferrari punti solo ad una personalizzazione, stando agli ultimi dati rielaborati alla Ges, per poter avere delle prime evoluzioni a partire dalla gara di Imola o di Barcellona, dove sarebbe più facile capire come vanno le cose nel confronto con i primi dati raccolti con la F1-75 durante i primi 3 giorni di sviluppo per il 2022.