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Horner e Wolff sfide al calor bianco

I due team manager che sono attualmente al vertice della F.1, stando i risultati della passata stagione, si stanno confrontando a 360°, dalla pista agli stili personali di vita.

Chris Horner e Toto Wolff, partendo con questo presupposto, posizione degli specchietti retrovisori in Mercedes, peraltro posizione deliberata regolare dalla FIA, ormai i due si fronteggiano senza risparmiarsi frecciate ed anche accuse larvate vere e proprie grazie ai verbi al condizionale.

Di certo quanto dichiarato in mattinata non fa altro che gettare benzina sul fuoco, anche in funzione di quelli che si ipotizzano essere stati gli scarsi risultati, problemi irrisolti, in questa fase di pre-campionato.

Risultati di cui si cercano conferme da una parte, smentite dall’altra a partire alle prime prove di oggi che dovrebbero chiarire chi e come ha eventualmente giocato al gatto con il topo, sinora, per la stagione 2022.

Prove in cui da sempre si è assistito a situazione ingarbugliate che poi si sono chiarite nelle prime gare, per quanto riguarda le prestazioni effettive delle monoposto.

Ma andare ad insinuare che uno vive come si compirebbe uno che potrebbe apparire un “esule fiscale”, mentre l’altro lavora a tempo pieno nel proprio reparto corse, con un agenda che non lascia spazi liberi in quanto ad appuntamenti, da mattina a sera oltre a seguire in prima persona ogni sfaccettatura del lavoro eseguito, ci sembra un momento “pesante” anche perché da sempre il mondo della F.1 ha avuto degli aloni attorno alle squadre, inglesi in particolare.

Aloni che è meglio non andare a “illuminare” per rimanere concentrati sulla F.1 corsa e non fare un teatrino tra le parti, che potrebbe avere come scopo, la difesa delle proprie marachelle da tenere ben celate.

Abbiamo letto del primo atto della “commedia tra le parti” sarà interessante seguire i prossimi atti.