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Mercedes W13. Alla faccia del malocchio

A Brackley non hanno avuto dubbi nel voler sfidare la sorte ed hanno dato il numero progressivo alla monoposto di quest’anno con quel numero 13 che nei paesi anglosassoni porta più disgrazia di tutto. Tanta iella che sugli aerei di quelle compagnie, con sede anglosassone, non esiste la fila 13 nei sedili, dal 12 si passa direttamente al 14.

Un bel coraggio di sfida dopo quanto successo nella passata stagione.

Non hanno voluto seguire l’impegno scaramantico della Red Bull che invece ha siglato la prossima RB con il numero 18 saltando il 17 che avrebbe dovuto seguire la numerazione del precedente modello che era siglato 16B, già proprio per non usare quel numero “inviso” in generale nel mondo..

Il giorno dopo la presentazione della Ferrari, la Mercedes ha ufficializzato la presentazione della W13 la monoposto che avrà il compito di consentire a Lewis Hamilton di riprendersi quel mondiale piloti che gli è sfuggito all’ultimo giro dell’ultima gara della passata stagione e di garantire, anche grazie alla presenza di George Russell, la riconferma nell’iridato costruttori vinto.

Mentre in Ferrari hanno pensato di presentare la propria monoposto il cui nome è ancora “anonimo” il giorno 17 febbraio, alla faccia della cabala, in Italia, scelta che avrà fatto rivoltare nella tomba Enzo Ferrari che su queste situazioni non transigeva certo come pure iniziare un campionato presentando una vettura da competizione di Martedì o di Venerdì.

Oltre alla sigla indicativa della monoposto la Mercedes ha annunciato che a togliere il velo sulla monoposto saranno Lewis Hamilton e George Russell. Ovvero un’ anticipazione succulenta che dovrebbe essere la definitiva concretezza della presenza dell’ex campione del mondo per recuperare la sua posizione di leader.