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Meglio tardi che mai: ACI, monopattini in sicurezza

Dopo il boom selvaggio della proliferazione dei monopattini anche grazie agli incentivi di stato in nome della “viabilità sostenibile” ci si è accorti che parallelamente ed esponenzialmente ne è sorto un utilizzo selvaggio al di fuori di ognuna delle regole relative al codice della Strada.

Il presidente dell’ACI, che è stato sentito in una audizione presso la commissione trasporti della Camera nell’ambito di un primo esame della proposta di legge che deve regolamentare questo settore della mobilità, ha fatto presenti quelli che devono essere i concetti di base con cui si deve regolamentare il settore prima che sia troppo tardi, anche se in effetti è ovvio che si sia già in ritardo ad inseguire.

Nel pacchetto minimo delle proposte esplicate vi sono come punti cardine: omologazione per la produzione, regole omogenee, una targhetta di riconoscimento, obbligo del casco, formazione e obbligo d’assicurazione per quelli più potenti.


La prima proposta “imprescindibile” è quella di “dotare tutti i monopattini di un regime di omologazione” per chi li “costruisce. Di conseguenza ne consegue una introduzione di una targhetta di identificazione da concordare con il ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili”.

Il presidente ACI propone “l’obbligo dell’uso del casco per tutti, e l’obbligo d’assicurazione sulla responsabilità civile verso terzi, assolutamente necessaria se il monopattino va oltre 25 km all’ora, cioè quelli con una potenza nominale superiore a 350 watt. Ma sarebbe eccezionale se ci fosse per tutti”.

C’è poi il “tema importante della formazione, anche perché il rischio maggiore è che il conduttore faccia male ai pedoni. Bisogna garantirli. Il corso si può fare nelle scuole secondarie, nelle università e nelle scuole guida (dove servirebbe un modulo dedicato) con il rilascio di una specie di patentino”.

Infine “il divieto di sosta sui marciapiedi; servono zone di rilascio che non siano ingombranti per i pedoni” ed anche negli stalli del parcheggio vetture ed in particolare in quelli riservati ai disabili