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Tanto tuonò ma non piovve niente G.P. in Turchia

Covid19 1 vs. F.1 0. Tanto rumore sullo spostamento del G.P. del Canadà, annullato e recuperabile in Turchia per il prossimo 13 giugno, e poi nulla di fatto. Le squadre inglesi di F.1 ne hanno chiesto ed ottenuto il momentaneo annullamento, salvo possibile disponibilità di una data più avanti nell’anno, in funzione di quelle che sono state le disposizioni emanate dal Governo d’oltre Manica e relative all’ingresso di persone provenienti dalla Turchia e sottoposte a quarantena obbligatoria in apposite strettire definite.

Il governo del Regno Unito visto che sta “uscendo” dalla fase più critica del contagio ha inserito la Turchia tra le nazioni contenute in una sorta di lista rossa con norme restrittiva da parte di chi le visita, compreso l’obbligo di una quarantena di dieci giorni da trascorrere in hotel predisposti dalle autorità sanitarie inglesi, una direttiva che non ammette eccezioni.

I responsabili della Formula 1 hanno richiesto alle autorità britanniche la possibilità di deroghe, ma la risposta è stata inderogabile e negativa per cui la gara è stata annullata

Una decisione che ha richiesto di rivoluzionare il calendario per mantenere lo stesso numero di gare ipotizzato e per la seconda volta si è optato per recuperare la gara sul circuito di Zeltweg come già avvenuto nella passata stagione. il 27 giugno con la “replica” la settimana successiva, il 4 luglio.

La doppia trasferta austriaca ha quindi richiesto il cambiamento di data del Gran Premio di Francia, anticipato di una settimana, e si correrà il 20 giugno prossimo.

“La Formula 1 ha dimostrato ancora una volta di essere in grado di reagire rapidamente alle situazioni trovando soluzioni alternative, e siamo lieti di confermare una doppia gara in Austria, scelta che conferma il numero di 23 Gran Premi programmati. Continueremo a lavorare a stretto contatto con i promotori delle gare in calendario durante questo periodo non facile”. ha commentato Stefano Domenicali.