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Sprint Race quanti problemi ma anche qualche pro

Passare alla Sprint Race che la F.1 sembra voler mutuare dalle categorie minori presenta molti interrogativi cui bisogna saper rispondere con equilibrio in particolare per quanto riguarda la volontà di voler continuare a ridurre le spese correnti in una stagione.

Per gli organizzatori può essere un’opportunità per rendere più appetibile al pubblico il fine settimana, già a partire dalla giornata del venerdì in cui le monoposto dovranno essere in pista con una certa continuità in quanto viene ridotto un intera sessione di prove libere e quelle in essere dovrebbero essere ridotte a solo 60 minuti.

Avere l’opportunità di offrire dei pacchetti d’accesso per tutti i tre giorni anche a prezzo di favore e quindi garantirsi un ricavo maggiore su cui dovrebbero di certo pagare un plus per l’iscrizione della propria gara a calendario. Maggior possibili introiti per i team.

Le qualifiche del venerdì, per accedere allo schieramento della Sprint Race del sabato, andranno a movimentare una giornata che in alcune condizioni è sinora risultata poco interessante, ma nello stesso tempo cancella, in assoluto, l’opportunità di far scendere in pista qualche giovane pilota nella sessione del venerdì mattina, come può accadere oggi, e quindi eventuali entrare da parte di sponsor suppletivi.

Per quanto riguarda la gara di 100 km. bisogna che venga messo in essere un regolamento sportivo che sia molto accurato in particolare per i metodi di partecipazione sino al risultato finale in quanto le squadre minori, in presenza di sole 8 posizioni utili per acquisire un punteggio peraltro dimezzato, potrebbero”ritirare” una monoposto per risparmiare l’usura dei motori o avere più tempo per le rotazioni degli stessi, anche in presenza di un ipotetico Warm Up nella domenica mattina che sembra essere un desiderata per controllare l’efficenza della monoposto per la gara più importante, ed anche per una messa a punto che potrebbe essere necessaria in funzione delle condizioni in pista completamente differenti per gli oltre 300 km. da percorrere.

Se la norma delle Sprint Race verrà applicata, in futuro, per tutte le gare di campionato vi potrebbe essere più incertezza sul risultato finale assoluto ma non è detto che invece porti subito ad avere una fuga in avanti di un pilota come Hamilton, ma sopra tutto l’avere 2300km. in più sulle spalle dei 3 motori che si possono utilizzare senza incorrere in penalità.

La progettazione delle monoposto dovrà poi tenere conto dell’usura generalizzata dovuta alla maggiore percorrenza imposta e quindi dover provvedere per la gara della domenica il montaggio di componenti ” a chilometraggio ridotto” come sospensioni, parti aerodinamiche, cambi, frizioni e differenziali.

Da mettere in conto anche una differente tipologia di distribuzione delle gomme utilizzabili a partire da un certo punto del fine settimana.