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1 monoposto, 7 piloti, 5 giorni, 500 giri, 1500 km. e……….

Il più massiccio test in pista che si ricordi, nella memoria della Ferrari a Fiorano, ha visto impegnati: una sola monoposto SF71H, come d’obbligo dal regolamento- accordo tra Fia e le squadre di F.1, 7 piloti nell’ordine : Alesi, Armstrong, Shwartzman, Charles Leclerc, il debuttante Carlos Sainz, Mik Schumacher e Ilott, terzo uomo, collaudatore Ferrari, in F.1.

Un evento storico che si è sviluppato dal lunedì 25 gennaio 2020 a venerdì 29, sempre di gennaio. Si è iniziato sotto qualche fiocco di neve per concludersi sotto un sole quasi splendido, corroborante ma aria pungente da nord ovest.

Il riassunto registra più o meno un centinaio di giri al giorno. Solo Sainz, come ovvio, ha potuto godere di una percorrenza maggiore a fronte degli altri in quanto di giri ne ha potuti percorrere 150, in un giorno e mezzo.

Tra le novità in questa novità “assoluta” e storica anche una tipologia di lavoro differente rispetto al passato: istallato lap alle 9.30 puntuali come un orologio svizzero, interruzione pranzo tra le 12.00 e le 13.00 abbondanti, anticipando la tradizione di circa 60 minuti, ed infine stop ai test alle 16.30. minuto più minuto meno.

la monoposto tocca sull’asfalto ed escono scintille sul posteriore

Una volta, quando Fiorano era in piena attività, si sarebbe girato sino a quando vi era un “lumino” di luce, tanto i piloti avrebbero potuto girare in pista ad occhi chiusi visto che la conoscevano ad occhi chiusi.

Altra caratteristica di queste test delle soste abbastanza prolungate dai 15 ai 40 minuti ai box ogni alternate a seconda del pilota tra i 20 – 25 – 30 giri di pista percorsi, con interventi anche sull’assetto, evidenziati dalle diverse opportunità di come la monoposto toccava sull’asfalto, in particolare alla staccata della prima curva importante ma non solo.