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A Modena le automobili obbligate ad inquinare

Mentre i progettisti delle automobili continuano a studiarne e realizzarne di meno inquinanti e più sicure per quella che è l’altra componente del mondo dell’automotive, ovvero la viabilità, tutto o quasi rimane invariato tranne la riduzione degli spazi utili, la segnaletica e la gestione dei semafori che non tiene conto degli aggiornamenti che vi potrebbero essere applicati utilizzando una parte delle ricerche sulla mobilità autonoma.

Sedi stradali sempre più ristrette per fare spazio a pista ciclabili il cui utilizzo è sempre quanto mai disatteso dai ciclisti, che sono comunque in numero decisamente inferiore, questo già nella bella stagione, figuriamoci poi quando insiste il maltempo, con pioggia ed eventuale neve durante la quale l’utilizzo dei messi a due ruote arriva anche ad essere vietato.

Gli spazi che si mettono a disposizione delle piste ciclabili vengono tolti alla mobilità automobilistica e non vengono realizzati in spazi alternativi anche quando gli stessi sono disponibili.

Il tre nel due ci hanno sempre insegnato, dalle elementari che non si sta, che l’ipotenusa ha una lunghezza che è inferiore alla somma dei suoi cateti….. Tutti assunti che, quando si parla di mobilità vengono misconosciuti da coloro che dovrebbero progettare le strade.

Un esempio per tutti: la ristrutturazione, parecchi anni or sono di V,le Ciro Menotti. Oltre alla realizzazione di un ampio spazio, largo quasi come la carreggiata per un senso di marcia dell’auto, dedicato al solo transito dei velocipedi, fu realizzato un parcheggio a pettine a 90° rispetto la sede di marcia per cui sia l’ingresso ed ancor più l’uscita, questa molto a rischio, dagli stalli porta ad avere l’arresto del traffico in movimento.

Proprio mentre questo intervento era in atto ma ancora da concludere Comune ed Università indissero un concorso tra gli studenti di Ingegneria per la realizzazione di un parcheggio” ideale”,

Progetto premiato quello in cui gli stalli relativi erano previsti a lisca di pesce. Progetto premiato in quanto, sia pure con una minima perdita di numero di auto parcheggiabili, si otteneva una minore incidenza per la viabilità e minori rischi.

A premiare il team di studenti che realizzarono i progetto migliore , l’allora assessore comunale alla viabilità che aveva da poco validato la fase esecutiva dei parcheggio di V.le Ciro Menotti che era l’esatto contrario.