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Vettel dimenticato anche dai tifosi ormai da ex ferrarista

Sebastian Vettel sta constatando cosa significa essere un pilota che non ha visto confermato il proprio contratto di collaborazione come pilota ufficiale con la Ferrari essere un separato in casa e come l’interesse sia più dedicato, quasi, a Carlos Sainz che lo andrà a sostituire.

La cosa lo ha fatto passare nel dimenticatoio e guarda caso anche oggetto di una serie di disavventure tecniche, sportive e di gestione delle strategie che invece hanno visto apparire e esternare positivamente e con un certo rammarico tutte le risultanze del suo compagno di squadra.

Lapalissiana questa sua posizione è apparsa nel risultato che lo ha visto salire sul podio, dopo un lungo digiuno in cui anche la zona punti è spesso stata un miracolo.

Quasi quasi viene “incolpato” del fatto che sul podio è salito lui e non Charles Leclerc, che pretendeva il secondo posto. Qualcuno avrebbe preteso, forse, che da cavalier servente rallentasse per consentire a Leclerc di salire sul podio.

In tal senso sono tutti più o meno indirizzati, dimenticando che tra tutte le cose di questa gara sul podio alle spalle di Hamilton ci poteva essere proprio Vettel se i suoi pit stop fossero stati migliori, nei tempi, di quello che sono stati come avvenuto già nel passato più recente.

Poi cosa dire della sua partenza fulminante che lo ha portato al 4° posto si dal primo giro? Nessuno sembra ne esaltarlo ne volerlo ricordare.

Stando ai dati espressi dai telecronisti la sua accelerazione da 0 a 100 è avvenuta in poco più di 4″ tanto da garantirgli di stupire tutti e rendere poi il sorpasso di Hamilton abbastanza affannato, specialmente se si tiene conto dell’enorme handicap che la SF1000 paga nei confronti della Mercedes.

Per raggiunger quei famosi 100 km/h da zero Leclerc ci avrebbe messo quasi il doppio. Passa quasi inosservato cheLeclerc è rimasto intruppato da dove era partito.

Poi da non escludere è una cosa che è apparsa spettacolare: mentre tutti hanno commesso sbavature o anche errori più consistenti nei ritardi sul tempo sul giro per quanto riguarda la guida, su un asfalto quanto mai infido per tutti i suoi avversari, per lui le cose sono filate lisce come l’olio senza errori che ne potessero pregiudicare il risultato finale, il migliore in stagione.

Per lui non sono stati necessari replay per far vedere che aveva commesso qualcosa oltre il limite. Ha avuto qualche momento in cui il suo ritmo non è stato quello che lo ha visto protagonista con un inizio gara di grande livello e la cosa è subito apparsa nei commenti.