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Il G.P. ad Imola è sperimentale

Il G.P. di Imola lo si può definire un Gran Premio sperimentale in quanto, per la prima volta nella storia della F.1, fatte salve condizioni particolari di maltempo contingente, il fine settimana di prove e gare verrà ridotto a sole 2 giornate di presenza in pista: sabato e domenica.

Dovrebbe essere la sperimentazione di come perfezionare il programma di base per le gare che si disputeranno a partire dal prossimo futuro.

Una cosa è certa, fatto salvo che si possa tornare alla completa presenza del pubblico, per gli organizzatori si prospettano riduzioni consistenti negli introiti dovuti alla vendita dei biglietti.

Pubblico che, le attuali situazioni contingenti non solo non consentono di poter essere presente nelle 13.000 unità studiate ed ipotizzate ma è stata annullata ogni possibilità d’ingresso.

Un PORTE CHIUSE TOTALE che umilia gli sforzi degli organizzatori che avevano studiato in parallelo con i politici e le forze dell’ordine un programma di protezione molto più stringente delle norme in essere sino Lal scorsa settimana.

Un vero peccato in quanto l’impegno per aggiornare il tracciato, in sicurezza per le F.1 attuali a fronte delle normative esistenti 14 anni or sono, è stato molto pressante ed elogiato da parte della FIA che ha avuto ogni passo seguito sotto l’occhio del mirino.

Un impegno che avrebbe richiesto un maggiore rispetto sia per gli organizzatori sia gli appassionati che hanno così contribuito prendere più reale e consistente un campionato Mondiale che è stato rinnegato da molti che hanno però iscritto le proprie gare nei titoli di calendario per il prossimo anno.

Anche in funzione di questa situazione ed in attesa del giudizio dei piloti tracciato ed organizzatori si meritano un maggiore rispetto per il futuro anche se in effetti le maggiori norme di sicurezza saranno a favore delle altre gare che si disputano sul tracciato del Santerno che, oltre ad essere denominato il piccolo Nurburgring da Enzo Ferrari, è ottimo per crescere i piloti nelle qualità di guida.

Poco tempo a disposizione in cui si possono esaltare effettivamente le capacità del singolo pilota nell’esprimere ai propri ingegneri le sue necessita per sfruttare al meglio la monoposto e nello stesso tempo capire quali sono i suoi limiti personali nel trovare la prestazione limite.