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Causa del suo mal pianga se stesso

La situazione epidemica ha raggiunto e superando numeri che non solo non devono essere sottovalutati ma gestiti in modo concreto e non utilizzando delle decisioni in cui le parole “applicate” sono prive di significato o quasi, come: distanziamento sociale e raccomandato.

Causa del suo mal pianga se stesso” e gli italiani, anche si trovano per ora in una posizione di minore emergenza a fronte di quanto sta avvenendo oltre le Alpi, devono battersi il petto per la situazione verso cui ci siamo indirizzati e nello stesso tempo sembrano essere ulteriormente indirizzati.

Durante l’estate sono state smantellate e non adeguatamente sostituite o mantenute in disponibilità, almeno in percentualmente ridotta, le postazioni di terapia intensiva che erano state allestite, non sono stati rafforzati appositi reparti, non solo dal punto di vista strutturale ma anche da quello del personale qualificato disponibile.

Il giusto tentativo di cercare un recupero economico della situazione ha portato alle solite esagerazioni anche in funzione dei soliti distinguo sui se e sui ma. Libertà o “anarchia” di cui stiamo pagando le conseguenze in modo tendente al pesante a causa delle solita indisciplina che è insita nel nostro DNA italico.

In estate si è esagerato sui comportamenti, troppo liberali, per quanto riguarda quelli che erano i codicilli di sicurezza, sia pur minima, che si sarebbero dovuti seguire in particolare proprio nel settore dei luoghi di “aggregazione”, da parte degli utilizzatori non degli “organizzatori” .

Unico elemento omni presente il dispenser per il liquido disinfettante.

Rarissimi, da contarsi sulla punta delle dita, i controlli relativi alla misurazione delle temperatura all’ingresso di un esercizio pubblico sia pure andando poi a sedere all’aperto.

Quasi mai viene richiesto il numero di telefono per essere rintracciati, fatta salvo la prenotazione telefonica. Anche in questo caso nessuna verifica del nominativo e la tendenza a dare false generalità nel timore che questi dati possano arrivare nelle mani del fisco.

Anche l’uso della mascherina è da considerarsi ancora un optional sia pure abbia raggiunto una presenza in utilizzo abbastanza consistente ma non completamente presente nel pubblico.

Nei luoghi di aggregazione, il loro utilizzo è sceso in modo preoccupante, quasi nullo, anche quando per il poter parlare non fosse una limitazione per l’esprimersi facendo riferimento a quella distanza di 1, 1,5 o 2 metri che si leggono a seconda del luogo in cui si entra.

La disposizione “amministrativa” avrebbe dovuta essere più ferrea, quasi dittatoriale, la mascherina chirurgica deve sempre essere indossata comprendo naso e bocca. La distanza deve considerata un ulteriore supporto. Un dato unico ragionevole ed inequivocabile. Nello stesso modo dovevano essere proibiti baci sulle guance, anche con la mascherina, abbracci, nonché le strette di mano e qualche bacio a “stampo” sulle labbra.

Le feste di compleanno sono state la fonte in cui si sono maggiormente disattese le norme di sicurezza in particolare per le foto di gruppo con il /la festeggiata dove tutti si sono tolti la mascherina ed erano guancia a guancia, stretti stretti. sia pure anche solo per una manciata di secondi in cui i sorrisi, quindi l’espirazione, si sprecavano e si mescolavano in un cocktail perfetto di possibili contaminazioni.

In un solo locale mi è capitato di notare che tra le norme di “sicurezza” del primo momento di riapertura, vi fosse stampato una sorta di decalogo in cui si leggeva anche: la mascherina deve essere sempre portata ed abbassata solo per mangiare e per bere per essere poi riportata in posizione normale .

A specifica domanda mi è stato risposto che la disposizione era elencata tra quelle necessarie per la minima riapertura del locale in sicurezza e da rispettare ma di cui sembra si siano perse le tracce.

Qui è il vero problema rispettare da parte del cliente e far rispettare da parte del gestore nel comune e reciproco interesse.

Anche l’uso della mascherina, durante gli spostamenti interni tra tavolo e tavolo, per raggiungere i servizi igienici, per andare a fumare all’esterno, alla cassa ed uscire ha le sue “falle” .

E’ il comportamento del singolo, quando si trova in branco, che ha ricreato delle opportunità di una espansione del virus e delle conseguenti emanazioni dinorme, caleidoscopiche nelle interpretazioni, sempre più restrittive, che potranno portare ad una pandemia economica..