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Modena 100 ore sempre più lontana solo l’arrivo in città

La 20a edizione della Modena 100 ore è stata organizzata, sapientemente e con una certa ampiezza di un interessamento dell’Italia, cercando di “sconfiggere” il patema del Covid 19 che proprio in questo momento sembra essersi di nuovo impossessato dei “covidioti” ovvero coloro che hanno sottovalutato la situazione.

Si partirà da Roma per risalire verso Perugia, Firenze e Modena. Lungo il percorso sono previsti 3 appuntamenti agonistici organizzati su circuiti veri Magione Mugello ed Imola, 11 Prove Speciali tutte in salita su strade opportunamente chiuse al traffico e messe in sicurezza, nessuno di questi e di queste che interessi direttamente o indirettamente il nostro territorio ristretto, ovvero Modena che ha dato vita a suo tempo alla manifestazione.

D’altronde Canossa Events, cui bisogna dare atto di avere a suo tempo salvato la manifestazione dal passare nell’oblio, ha voluto giustamente internazionalizzare la kermesse manifestando quelle capacità organizzative che a Modena mancano ed hanno attratto anche un equipaggio dagli USA.

Dopo quattro giorni intensi di gara, la bandiera a scacchi sventolerà a Modena in Piazza Roma giovedì 15 ottobre a partire dalle 16.30. Questo il solo coinvolgimento fatta salva la successiva Premiazione all’interno dell’Accademia Militare.

Il fatto che deva essere un organizzatore di altra provincia, inquinamento questo caso Reggio Emilia che non dovrebbe avere un blasone motoristico paragonabile, conferma della vera pochezza sia nella volontà, sia nella capacità di organizzare ad alto livello quando a Modena si parla di agonismo e motorismo, fatte salve le cene che quest’anno sono saltate per il Covid.