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Un bel dì vedremo?

Un bel dì vedremo? Ovvero quando sarà possibile poter vedere i piloti della Ferrari che sono effettivamente in grado di lottare, entrambi, per qualche punto “iridato” consistente, in grado di consentire un recupero nell’attuale posizione della classifica costruttori.

Un recupero in particolare a livello economico, legato alla suddivisione del monte premi globale previsto in suddivisione punteggio a fine campionato.

In queste ultime ore di lavoro all’interno del reparto corse si stanno definendo i particolari pe quanto riguarda il montaggio definitivo delle due monoposto avendo l’opportunità di un lavoro di verifica più approfondito di tutti gli organi portanti, novità comprese.

Novità? ecco il punto basilare su cui si è accentrato il lavoro sviluppato in questo periodo e che sinora si era concretizzato in piccole modifiche che hanno messo in luce solo speranze che si sono dimostrate molto vaghe ed il risultato conseguito lo si deve individuare anche in una serie di ritiri che ha coinvolto monoposto che solitamente precedono le SF1000 problemi.

I termini per completare il lavoro sono impellenti in quanto vi sono delle scadenze improrogabili, come la spedizione di tutto il materiale in tempo utile per essere imbarcato nel fine settimana sul cargo che deve portare tutto alla volta di Baku.

Sia pure nelle dichiarazioni a lungo termine, espresse dai dirigenti di vertice della Ferrar,i per il riposizionamento tecnico avente come base un progetto “competitivo” a partire dal 2022, quando la F.1 cambierà vestito, Mattia Binotto ha lasciato a suo tempo intendere che dovrebbero essere in arrivo già da queste gare nuove soluzioni che avrebbero dato risultati confortevoli nella fase di sviluppo e sperimentazione strumentale e di cui si attende la conferma in pista già dalle prove di venerdì mattina, prossimo su un tracciato che abbina una parte velocissima sul lungo mare e una parte mista attorno alla città antica tutta da guidare.