Tutti nelle stalle i cavallini, pochi peraltro, alla fine delle qualifiche per il G.P. d’Italia a Monza per domani. Non si tratti degli ippocampo che nell’anno passato avevano consentito alla Ferrari di partire con le due monoposto in prima fila.
Quest’anno, il ritardo, rispetto alle prestazioni di allora, ammonta a quasi 1″. La SF1000 problemi non ha più la possibilità di difendersi e viene quasi da pensare che ormai gli interventi tecnici di sviluppo possano ormai essere marginali a fronti del lavoro da fare sia per la monoposto del prossimo anno ma in particolare su quella del 2022 che dovrebbe essere la base per riprendere delle posizioni più consone al blasone.
Non solo scarse prestazioni, ma anche una strategia sbagliata, per Vettel in particolare, per quando le monoposto sono entrate in pista per cercare di fare il tempo migliori.
Vettel impegnato a cercare di fare lo slalom, bloccato da un nugolo di monoposto che andavano quasi a passo d’uomo per cercare gli spazi necessari per potersi lanciare e con un intermedio di partenza “terrorizzante” per la sua lentezza, con un morale che lo ha portato a non tentare neanche un secondo passaggio cronometrato.
La sua prima reazione ai box è stata stizzosa quanto basta e sinceramente il pilota tedesco si deve sentire frustrato oltre ogni limite anche se pubblicamente sinora ha difeso il comportamento dei suoi uomini ai box senza improperi.
L’assenza del pubblico, se da una parte è deprimente, dall’altra ha evitato l’espressione di una delusione per i tifosi che hanno sfogato la loro “rabbia” davanti ai teleschermi che hanno trasmesso in diretto le qualifiche.
Ora non rimane che lavorare, sino alle 15.10, su quelle che possono essere le strategie di gara con la scelta delle gomme per vedere se i piloti possano sfruttare delle strategie che li possano portare alla soglia della zona punti, ammesso che ciò possa esse possibile, non essendovi comunque disponibile, nelle stalle, particolari tipi di biada che possano vitaminizzare appena in parte il motore.