Lewis Hamilton ha sancito quali sono le sue intenzioni per questo fine settimana e, oltre a sancire il suo miglior crono, ha anche messo una certa distanza per gli avversari. Ilpilota però non è troppo contento e critica le situazioni in essere sulla pista che è caratterizzata da molti bump e questo rende più laboriosa la definizione del giusto assetto.
Una cosa che lo preoccupa, non poco, in particolare per le qualifiche è la restrizione relativa alla percorrenza in uscita della curva Parabolica dove non si può lasciar andare più di tanto, in scorrevolezza, la monoposto.
Ormai il suo solo motivo delle corse è quello di battere il record di pole e vittorie, se poi aggiungerà quanto prima anche il 7° sigillo iridato è meglio ancora.
Per lui l’assenza del pubblico non sembra essere una situazione di “peso”, ormai ci ha fatto l’abitudine. Unica tranquillità è legata al fatto di non avere la clacsoni rumorosa degli appassionati Ferrari che non lo applaudirebbero con troppo entusiasmo.
Ma questa situazione non è certo una sua responsabilità. La SF1000 problemi è una monoposto che è nata male vive male e si sviluppa ancora peggio.
Anche oggi il distacco dai tempi di Hamilton non solo è disastroso ma davanti vi sono troppe monoposto tra cui anche l’Alfa Tauri con piloti emergenti alla volta di Leclerc.
Gira e rigira la minestra a base di Gambero Rosso soltre ad essere una riscaldata, va a finire che al Mugello diventa una ribollita, la prossima settimana.
Per ora le modifiche che sono state apportate non hanno concretizzato delle prestazioni tali da poter guadagnare posizioni su posizioni nello schieramento di partenza al di fuori dalla bagarre del centro gruppo che è sempre molto pericolosa alla prima curva, ancor più nell’imbuto della prima chicane.
Bisogna solo sperare che la notte al virtual garage veda accendersi la lampadina dell’idea vincente per poter risalire la china e vedere di recuperare quei punti iridati, per il mondiale costruttori per in quel di Spa.