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Ferrari manca la stabilità alla GES bisogna fare lavorare i tornelli in entrata

Louis Camilleri in una intervista al New York Times ha fatto il punto sulla situazione agonistica della Ferrari sia per il presente sia per il futuro.

“Sì, siamo in grande difficoltà, ma ho completa fiducia in Mattia Binotto e il suo team. I risultati non stanno arrivando, ma per certe cose serve tempo. Purtroppo in passato c’è stata troppa pressione e tanta gente lasciata andare. C’era una sorta di luogo con porte girevoli. Sto mettendo fine a quella situazione”.

Non parla però del perché questi fornelli in uscita hanno lavorato tanto in particolare per i progettisti di vertice. Non si deve essere trattato solo di una questione economica ma di contrapposizioni nella gestione dei progetti che da un paio d’anni hanno imboccato quasi una strada del tramonto.

“Ciò di cui ha bisogno la Ferrari è stabilità e concentrazione. Se guardiamo al periodo di vittorie della Red Bull, a quello attuale della Mercedes, oltre al talento che hanno, una delle chiavi è la stabilità, e, francamente, sotto questo aspetto la Ferrari è carente”.

“Se guardiamo al passato della Ferrari, a calibri come Jean Todt, Michael Schumacher e Ross Brawn, tutti loro hanno impiegato sei anni prima di iniziare a vincere e mettere a frutto il talento di un team eccezionale. Per questo voglio fare in modo che ci sia stabilità, sebbene la Ferrari sia sottoposta a una pressione incredibile, specialmente dai media italiani, che a volte sono brutali. Loro invocano licenziamenti, ma non è quella la soluzione. Questo, però, non significa che non pensiamo di inserire nuove risorse nel team che già abbiamo”.

Camilleri ha anche parlato della scelta – sofferta – che ha portato la Ferrari a decidere di non rinnovare il contratto di Sebastian Vettel e abbracciare una nuova sfida ingaggiando lo spagnolo Carlos Sainz Jr.

“Non è stata una scelta facile, ma ci abbiamo pensato tanto. Sebastian ha aggiunto tanto valore alla Ferrari, ma ultimamente abbiamo deciso di pensare a lungo termine, al nostro futuro. Abbiamo pensato che affiancare Sainz a Leclerc fosse la scelta migliore per il futuro della Ferrari”.

Con l’entrata in vigore del budget cap in F1 , Louis Camilleri ha chiarito l’intenzione della Ferrari di guardare anche ad altre categorie. IndyCar e WEC su tutti, anche per evitare che i fornelli in uscita continuino a “lavorare” e visto che vi sono 300 e passa esuberi in GES.

“Stiamo studiando la IndyCar. Dipende dalla flessibilità del prssimo regolamento. Abbiamo capito che hanno cercato di fare un contenimento dei costi per le prossime stagioni”.