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Come è triste Monza

All’autodromo nel Parco di Monza sono in attività quasi tutto ciò che deve garantire lo svolgimento del fine settimana più importante per la pista brianzola con l’aggiunta dei ferrei controlli sanitari predisposti, in aggiunta a quelli che da sempre caratterizzano questo appuntamento, per tenere strettamente sotto controllo un eventuale caso di positività al covid19.

Oltre i cancelli, nella vita del quotidiano, nulla di più a fronte di una giornata lavorativa di sempre, senza quel pullulare di attività collaterali alla F1 che contraddistingueva il primo fine settimana di settembre. Solo alcuni alberghi risultano interessati e blindati per mantenere il più possibile la bolla sanitaria con un ausilio dei controlli della forza pubblica.

Concretizzando, si tratta di un danno economico, per la provincia Monza Brianza, di circa 30 milioni di euro di mancate entrate. D’ altronde non poteva essere altrimenti anche in funzione di essere al centro di una parte dell’Italia che ha patito maggiormente le conseguenze sanitarie della pandemia ed ancor oggi deve fare i conti con numeri di contagio ancora elevati.

E’ l’ultima gara in cui il pubblico non è ammesso anche se l’operazione Mugello non è certo un iniziativa che si possa definire sociale visti i costi imposti per i biglietti.