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“SF1000 problemi” alla ricerca dell’affidabilità carente

In queste ultime ore a Maranello si lavoro ad un ritmo incessante per vedere di risolvere almeno una parte dei problemi 1000 e passa che stanno “ammorbando” le prestazioni della SF con entrambi i piloti.

E’ ormai da parecchi mesi che per un motivo o per un altro sulle monoposto del Cavallino Rampante si constatano dei problemi di affidabilità che sino all’anno passato erano quasi sconosciuti, anzi l’affidabilità era uno dei punti di forza delle parti meccaniche dell’unità 065/2 ed annessi e connessi.

Situazioni abbastanza strane e nel vocio rabbioso di Maranello e dintorni corre spesso un sostantivo che non ci piace assolutamente utilizzare, “sabotaggio”.

Senza arrivare a questa situazione molto pesante c’è comunque un qualcosa che non funzione alla perfezione nella fase di progettazione, prototipizzazione, produzione, controllo di qualità e non per ultima la fase di montaggio che deve essere accuratissima quando si pensa che un motore arriva a dei regimi di rotazione che sono quasi impensabili quando si pensa a 333 giri al secondo di rotazione.

Una prima soluzione con aggravio del peso sarebbe quella di aumentare la capacità di aria nel serbatoio posto nella pancia di sinistra che contribuisce ad attivare il richiamo delle valvole senza far ricorso alle molle tradizionali.

Tutti i problemi riscontrati sinora devono essere risolti nelle prossime ore prima che le monoposto vengano spedite, nella mattinata di domani, al massimo, in quel di Monza, dove il motore subisce delle sollecitazioni esasperate per momenti che arrivano all’80% della percorrenza del tracciato.

Condizioni in cui anche il consumo di carburante raggiugne limiti esasperati e la capacità di recupero e accumulo delle componenti elettriche diventa esasperato nel ciclo carica-scarica.

Risolvere questi problemi dovrebbe consentire di evitare delle figure magre come quelle avvenute sul tracciato di Spa.