Leclerc: Penso che dobbiamo fermarci ai box, qualcuno mi ha toccato nella parte posteriore…….
Omissis
Leclerc: Controllate la macchina, […] qualcuno mi ha toccato abbastanza fortemente al posteriore.
Su Facebook è pubblicata una trascrizione di un Team Radio che viene attribuito a Charles Leclerc che si rivolge alla volta del box della Ferrari, subito dopo il suo contatto, suicida, con Sebastian Vettel.
Se il trascritto, non crediamo che una fervida mente lo possa aver inventato in quanto poi il trascritto è molto più lungo, articolato ed ha un riferimento anche per quanto riguarda i colloqui di Vettel, corrisponde alla percezione del pilota, andando a guardare e riguardare le immagini televisive, viene da domandarsi quale può essere lo stato d’animo di un pilota nella fasi concitate di una gara ed il saper distinguere le sensazioni dalla realtà.
Di certo l’alterazione nel momento è ad un alto livello per poi ricondursi nel limite della concretezza quando lo status rientra nella normalità o quasi.
La cosa non ci meraviglia perché, in un episodio analogo avvenuto alcuni decenni orsono sempre sul tracciato di Zeltweg, un pilota italiano, rientrato ai box a piedi ed interpellato, disse subito che aveva fatto due-tre testa coda ma non aveva potuto riprendere la pista.
Quando lo ha riferito al suo box, il team manager gli fece vedere le immagini del replay e quelli che lui aveva definito testa coda in realtà era stata una serie di cappottamenti multipli, tre giravolte in aria carpiate, con altrettanti contatti molto violenti con il terreno, prima che la monoposto si fermasse su quello che era rimasto delle 4 ruote, per sua fortuna, consentendogli di uscire indenne e rientrare ai box a piedi.