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Scocca l’ora della verità sulla SF1000

Stando all’ approfondito esame cui è stata sottoposta la SF1000 di Sebastian Vettel confrontando i dati raccolti dalla telemetria, durante tutta la corsa, è scaturito che si sono presentate alcune anomalie.

Piccole cose, ma sufficienti per far si che il pilota dovesse avere la sensazione di una monoposto che non fosse al 100%. Ovvero quello che sarebbe stato necessario per poter recuperare dalla 11a posizione sullo schieramento di partenza.

Qualcosa che forse si era già innescato durante lo svolgimento della Q2 ed aveva impedito al pilota tedesco di rientrare nei primi 10 dello schieramento. I pochi giri effettuati non erano stati in grado di rendere palesi questi problemi.

Sul tutto sembra che siano emersi un paio di problemi più “significativi” rispetto agli altri. Sommando il tutto è emerso il solo punticino raccimolato.

Uno di questi mancati rendimenti ottimali avrebbe interessato un freno, l’altro sembra essere relativo al comportamento degli ammortizzatori, generico non ad un solo componente specifico che abbia ceduto.

C’è pertanto molta attesa per quanto possa scaturire dai primi giri di pista per poter incrociare subito i parametri e quindi effettuare i debiti ulteriori interventi del caso, dato che corre sullo stesso tracciato consente di avere dei parametri più affinati ed in confronto diretto.

Oltre ad eliminare le problematiche emerse, vi è molta attesa sulle sensazioni che daranno le prime nuove modifiche che sono giunte da Maranello e che riguardano in particolare l’aerodinamica anteriore. Modifiche che saranno disponibili per entrambi i piloti e questo è molto importante per ricercare il risultato complessivo di squadra che è al momento quello più ambito, ma anche necessario.