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Il dado è tratto la Ferrari prova al Mugello lunedì

Dopo tante incertezze, sussurri e grida, la Ferrari ha deciso di effettuare il proprio test “anti ruggine ” per i piloti sul tracciato del Mugello, lunedì prossimo.

Protagonista la monoposto dell’anno 2018, in un sol giorno, sembra. Charles Leclerc e Sebastian Vettel scenderanno in pista per riprendere con i parametri della velocità, in particolare l’affaticamento fisico e muscolare per il collo.

La scelta del tracciato ha in pratica “copiato” quanto già prestabilito dalle altre squadre che hanno effettuato i loro test su tracciati probanti, dove poi i piloti saranno di scena durante questa prima fase del mondiale.

In un primo momento il ventilato programma del Cavallino Rampante avrebbe dovuto svolgersi sulla pista di Fiorano, in due giorni.

La cosa ci aveva lasciato perplessi vista l’opportunità di utilizzare un tracciato “iridato” come Monza o andare anche in Austria dove inizierà il mondiale con doppio appuntamento.

Per quanto riguarda l’utilizzo dei questo tracciato non è esclusa l’opportunità di effettuare un filming day mentre voci di corridoio sussurrano che la Fia e Liberty Media potrebbero concedere una sessione pomeridiana extra il giovedì pomeriggio.

Sulla pista di Fiorano ci sarebbero stati pochi riferimenti tecnici concreti, anche con il passato e poi vi sarebbe stata l’opportunità di un primo confronto diretto, con alla base il cronometro, tra i due piloti, separati in casa ed intuire, o supporre quale potrà essere la situazione sino, almeno, al G.P. d’Italia.

La scelta del Mugello ha una serie innumerevole di positività: ipotetica sede della seconda gara italiana per il 2020, anche se le squadre inglesi sono state da sempre ostili a questa scelta, anche dopo quel famoso test di gruppo.

Il tracciato toscano ha dalle molteplicità tecniche di rilievo proprio per la “rieducazione” dei piloti e per le sue caratteristiche di velocità medio alta e lo sviluppo planimetrico che si può “assimilare” a quello dell’Austria.

Ultimo e non ultimo evitare assembramenti ai limiti della pista da parte degli appassionati ferraristi, come sarebbe successo a Fiorano e nello stesso tempo impedire di raccogliere dati probanti di raffronto su quello che sarebbe stato l’esito della giornata dal punto di vista cronometrico – prestazionale tra i due piloti.