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Covid-19 fa far soldi a palate

Mentre il mondo trema di fronte a questa variabile impazzita, il Corona virus 19, che non si è stati capaci di gestire almeno nei tempi da parte di tutti i paesi del mondo occidentale che non hanno neanche saputo far tesoro delle disgrazie italiane, c’è chi sta facendo soldi a palate.

Sono le grandi finanziare che gestiscono a loro piacere ogni minuto delle quotazione dei titoli in borsa ed i soliti speculatori occulti che in queste situazioni sanno muoversi con la velocità della luce.

Pensate solo al prezzo del petrolio e delle prenotazioni che si possono fare al prezzo di oggi per consegne future.

Facciamo però un passo lungo come la gamba. Fare un accenno ai beni di prima necessità: medicine, prodotti per la protezione personale e mezzi di trasporto.

Tutto vive in un asta sommersa per l’accaparramento del prodotto di base e dei relativi trasporti.

Per l’articolo quinto che licita “chi ha i soldi ha vinto”, il contante è l’arma chiave per garantirsi i milioni di mascherine di alto di gamma, come protezione ovviamente, dei camici di contenimento, dei guanti e udite udite per il trasporto degli stessi.

I pagamenti sono un esclusiva del contanti e poi fatti all’atto dell’ordine – prenotazione, chi deve pagare a 30-60-90 giorni per legge deve ricorrere ad intermediari che hanno il cash di milioni di dollari a volontà, perché questa è ancora la moneta di base delle transazioni, e fanno il debito ricarico di cambio valuta ed interessi.

Sono gli stessi personaggi che solitamente fanno da intermediari tra produttori e paesi sotto embargo internazionale.

Il tutto, relativo alla parte finanziaria, si intende per il primo stock di produzione disponibile e che deve essere immediatamente ritirato altrimenti si perde lo slot e viene dato a chi svuota subito il magazzeno. Just in time.

E’ lo slot dei voli un altro momento chiave, la prenotazione dei cargo dove poter imbarcare il tutto nel momento giusto. Qui l’asta su prenotazioni e relativi prezzi da pagare ancora più accesa e “prendere o lasciare” in particolare se si richiedono tempi precisi per la disponibilità del vettore al carico ed alla spedizione.

A fare la spesa di questo, oltre alla salute generalizzata dei cittadini per la pandemia, vi sono coloro che hanno avuto già la sfortuna di aver dovuto iniziare delle cure specifiche.

Anche in questo caso, certi medicinali sono spariti dalla normale disponibilità, sia per le decisioni dei produttori che hanno destinato gli stessi ad altre terapie sperimentali sul virus pandemico, e della relativa distribuzione con nuovi indirizzi dedicati.

Non si esclude poi che vi sia anche chi ha già converto i programmi produttivi verso i settori più remunerativi sempre relativi alle modalità di pagamento.