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Molte incognite poche risposte sulla via per l’Australia

Con la lunga serie di giri che un pò tutte le squadre hanno fatto compiere ai rispettivi piloti si è conclusa la fase conoscitiva sulle nuove monoposto ed ora non rimane che l’analisi approfondita della mole di dati che sono stati raccolti.

Il miglior tempo assoluto è quello di Robert Kubica con la Alfa Romeo C39 mentre nella giornata di ieri l’ordine dei tempi, con degli spread molto ravvicinati, vede Bottas, Verstappen, Ricciardo, Leclerc ed infine Hamilton,

Nessuno si è “lanciato” alla ricerca del giro più veloce, da far conoscere a tutti, ma ha lavorato segmentando il tracciato per ottenere poi quello che viene considerato e denominato il giro ideale che è, ovviamente, più veloce di quello segnato come miglior della giornata.

Charles Leclerc è stato un vero stacanovista con 181 giri percorsi che hanno spaziato dalla messa a punto della SF1000 alle sue caratteristiche di guida sino ad arrivare alla simulazione di qualifica ed infine andana simulare una gara in tutto per tutto.

Se si fanno dei termini di paragone, con i tempi di Vettel, le cose, sulla distanza, sembrano essere andate meglio, ma le condizioni generali, dall’asfalto gommato ad arrivare all’assenza di vento “disturbatore” sono stati più favorevoli al monegasco che nella simulazione di gara è stato molto fedele all’utilizzo di gomme con la caratteristica C2 che è tra le meno performanti.

In casa Mercedes, in particolare per Hamilton, non ci si è fidati a forzare, in assoluto, in quanto i motori Mercedes hanno evidenziato alcuni problemi di affidabilità. Situazione che ha suggerito di utilizzare un consumo di olio superiore alla media.

I confronti effettivi sono difficili in quanto, con molta scaltrezza, ognuno è stato molto attento a non andare ad incrociare la stessa tipologia di prove con uno dei suoi avversari diretti.

Squadra che fa eccezione è stata la Racing Point. Ha innervosito, in particolare, quelle altre squadre al di fuori dal trittico di vertice,che la considerano un’avversaria diretta .

La sua estrema somiglianza con la monoposto iridata w10 della Mercedes ha creato una tensione psicologica che evidentemente continuerà a far discutere, tirando in ballo la Fia, anche per il futuro con una continua di ulterioricontrolli.

Ora l’obbligo è il rientro immediato nei rispettivi reparto corse, in particolare per le monoposto da revisionare che venerdì dovranno prendere il volo alla volta dell’Australia.