Si era sparsa la voce, ed anche la logica avrebbe pensato che così potesse essere, che la SF90 18″, ovvero la versione della monoposto della passata stagione su cui la Ferrari è pesantemente intervenuta per rendere idonee le sospensioni, per l’utilizzazione della nuove gomme con calettamento da 18″ e spalla ribassata e buona parte dell’aerodinamica laterale, effettuasse un test di montaggio sulla più che sicura pista di Fiorano prima di essere spedita alla volta di Jerez per i test programmati, su due giorni in questo fine settimana.
Lo scorso sarebbe stato solo quello di avere la certezza che tutto fosse nella norma per affidabilità e sicurezza su un tema assolutamente inedito.
Avere una monoposto efficiente ed affidabile potrà, dare ai tecnici del fornitore unico, l’opportunità di raccogliere dati differenti tra le monoposto di vertice in modo da cominciare una scrematura del progetto per la tarda primavera e deliberare il tutto entro l’estate in funzione della stagione 2021 di F1.
I tecnici della Ferrari hanno optato o sono stati obbligati con qualche diniego, veto, da parte della concorrenza, ad effettuare dei controlli di affidabilità utilizzando il simulatore Seven Post Rig che dovrebbe essere in grado di simulare, ma solo e sempre simulare, sulla carta, efficenza all’affaticamento che si andrà ad incontrare in pista.
I famosi 100 km massimi del filming day, che su questo progetto centra come i cavoli a merenda, sarebbero stati una positiva indicazione per vedere se quanto ipotizzato al simulatore corrispondesse alla pista. Le soluzioni erano “infinite” compresa l’opportunità di far effettuare questi giri di pista ad uno dei giovani piloti, in particolare antonio Fuoco che nella passata stagione, nei test in cui ha partecipato a Barcellona, ha scoperto gli arcani che frenavano la SF90 dando ai tecnici delle informazioni basilari nel rapporto dati tra Galleria del Vento e lavoro sul ragno.