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Per la gara di domenica la Ferrari è alla ricerca di più carico per i curvoni veloci. La gomma anteriore sinistra sarà la più sollecitata

Stando alle previsioni meteo, per i progettisti della F1 e della Ferrari in particolare, vi sarà un bel rompicapo da risolvere per bilanciare le monoposto in modo da avere il maggior carico possibile nei curvoni veloci dove i piloti devono essere tranquilli del carico necessario per poter percorre le stesse alla massima velocità ed in massima stabilità, senza pompaggi aerodinamici che creano instabilità, anche per non sollecitare troppo in modo trasversale i pneumatici.

Per ottenere tutto questo è necessario avere una monoposto in cui i flussi aerodinamici interni ed esterni abbiano la maggiore scorrevolezza, compresi quelli che passano nella parte inferiore della SF71H in modo da tenere il più scarichi possibile spoiler ed alettone.

Incrementare la loro incidenza, spoiler ed alettone per avere un maggior carico, significa disperdere energia rogata dal motore per far si che si raggiungano, ammesso che ciò sia possibile, le velocità massime teoriche.

Nello stesso tempo le previsioni meteo tendono a far presupporre delle temperature decisamente elevate per stagione e locazione geografica, visto che Silverstone si trova nel nord Europa, a nord di Londra.

Temperature levate corrispondono alla necessità di un maggior raffreddamento di tutti i componenti legati alla power Unit al cambio trasmissione ai motori elettrici ed al pacchetto delle batterie che sono posizionate in pratica nel centro e nella parte più bassa della monoposto.

Raffreddamento che deve garantire il livello di affidabilità, di tutti i componenti succitati, per le prossime gare, almeno sino all’inizio della seconda fase del campionato, per poter rientrare “agevolmente” nel programma di rotazione motori visto che si è già a livello 2 su tre disponibili senza incorrere in penalizzazioni.

La perfezione nello svolgersi dei flussi laterali e sottostanti della SF71H, dalla parte anteriore sino all’uscita del profilo estrattore,sarà la base su cui devono contare i piloti della Ferrari per cercare una cosa soltanto: salvaguardare l’attuale posizione in classica, ergo mettersi alle spalle almeno le due Mercedes per non parlare poi delle Red Bull che come in Austria hanno limitato l’opportunità di incrementare lo spread positivo.

Con Enrico Cardile, che ha acquisito una maggiore parte di responsabilità sulla parte del lavoro che sino a due mesi orsono era in capo a Simone Resta, passato armi e bagagli alla Alfa Romeo Sauber (a quanto sembra, nonostante sia effettivamente operativo l’ex capo progetto della progettazione Ferrari dovrebbe essere assente dai box di Silvestre) la parte rodinamica della SF71H è oggi più sulle spalle di David Sanchez che oltre ad essere dicono sin troppo creativo, anche grazie alle informazioni date da Kimi Raikkonen di recente, ha realizzato un nuovo profilo estrattore evoluto a fronte di quanto era già stato esposto in Austria.

Soluzione che dovrebbe dare maggiore tranquillità anche a Sebastian Vettel a fronte della situazione in cui si è venuto a trovare il pilota tedesco in Austria dove si è lamentato di una certa instabilità del posteriore sui curvoni veloci.